Stagionalità e festività tornano a incidere in modo significativo sui consumi di spumanti in Italia. Nei giorni delle feste appena passate sono state stappate 58,5 milioni di bottiglie, di cui 2,9 estere con i picchi di consumo di 10,5 milioni per Natale, circa 34 milioni l’ultima notte dell’anno e 3,5 milioni per la Befana. Ovvero in poco più di dieci giorni si è raggiunto il 40% dei consumi dell’intero anno. Sono i dati di Ovse, l’Osservatorio Economico dei Vini Effervescenti diretto da Giampiero Comolli. Il brindisi delle festività ha avuto un giro di affari di 510 milioni di euro, 440 milioni per le sole bollicine italiane dove a dettare legge sono stati il Franciacorta DOP, il Trento DOP e il Prosecco DOP.
Secondo Ovse, la novità assoluta è stata «la tendenza al consumo di vini dal sapore più secco e meno alcolico sia fra le bollicine metodo tradizionale che di metodo italiano», mentre si assiste a un «calo ancora significativo per l’Asti DOP e per tutti gli spumanti generici dolci». E sono le bollicene a tenere effervescente il mercato dei vini italiani all’estero, in particolare quello degli Usa e del Regno Unito. Secondo Wine Monitor di Nomisma crescono soltanto grazie alle bollicine. Se nel corso degli ultimi cinque anni le importazioni negli Stati Uniti di vini dall’Italia sono aumentate del +61% a valore e del +26% a volume, i primi dieci mesi del 2016 mostrano ancora una tendenza positiva ma determinata da una spinta più debole.
Ed è solo grazie agli spumanti, e in particolare al Prosecco DOP, che l’Italia registra valori positivi. Infatti, mentre i vini fermi imbottigliati calano del -2,6% in volume, gli sparkling crescono del +25,5%. Anche il mercato inglese presenta analogie simili alle tendenze di quello americano. Tra il 2010 e il 2015 l’import di vini italiani è aumentato rispettivamente del +64% e +35%, appena dietro la Spagna (+37%) soltanto per volumi. Ed è nuovamente merito degli spumanti, e anche in questo caso del Prosecco DOP, se gli acquisti dall’Italia sono cresciuti così tanto. Tra il 2010 e il 2015 l’import di sparkling italiano in Uk è cresciuto del +572% a volume e anche nei primi dieci mesi del 2016 gli spumanti mettono a segno un +38% mentre i vini fermi imbottigliati italiani registrano un calo del -12% a valore e del -8% a volume.
Fonte: ItaliaOggi