Entro alcune settimane dovrebbe essere sbloccato il dossier carni bovine italiane in Giappone: i nostri produttori potranno tornare a esportare carni bovine sul mercato nipponico, rimasto chiuso dai tempi dell’esplosione in Gran Bretagna del morbo della mucca pazza. Lo ha annunciato ieri il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, al termine di un incontro bilaterale con il collega nipponico Hiroshi Moriyama, che l’ha rassicurato sulla disponibilità di Tokyo anche nei confronti di altri due capitoli che stanno a cuore all’Italia: poter esportare in Giappone kiwi e arance. L’incontro è avvenuto a margine del vertice dei ministri dell’Agricoltura dei Paesi del G7, l’ultimo dei quali si era tenuto in Italia nel 2009.
Moriyama ha anche ringraziato Martina per aver tenuto all’Università di Agraria di Tokyo una conferenza sulle Indicazioni geografiche: un tema balzato di recente in primo piano anche in Giappone, che ha ormai accettato di riconoscere l’importanza della valorizzazione con marchi di tutela delle produzioni territoriali di qualità. In questo senso, Tokyo non disdegna di “imparare” dall’Italia e di recente ha varato una normativa per promuovere le sue IG, nel quadro degli sforzi del governo per passare dalla tradizione politica di sussidi in agricoltura ai prezzi interni au na più articolata strategia di promozione dell’export agroalimentare. D’altra parte, sul Giappone gli USA (in relazione anche al TTIP ndr) premono perché su questo e altri aspetti non faccia troppe concessioni agli europei.
Fonte: Il Sole 24 Ore