Il Sole 24 Ore
Centinaia di pagine di leggi e regolamenti racchiuse in 8i articoli. È il Testo unico del vino che è stato presentato ieri al Vinitaly di Verona. Un provvedimento snello che dopo un lungo lavoro di confronto all’interno della Ilfiera vitivinicola comincia adesso il proprio iter parlamentare che dovrebbe portare entro pochi mesi all’approvazione definitiva. I cardini del testo unico sono l’istituzione del Registro Unico dei controlli, l’armonizzazione di molti adempimenti previsti in vigna e in cantina senza contare l’importante introduzione, sotto il profilo sanzionatorio, degli istituti della diffida e del ravvedimento operoso.
«Ma al di là del contributo in termini di semplificazione – ha spiegato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani (Pd) – è importante il significato politico legato al gioco di squadra che si è riusciti a tessere fra gli operatori del settore». Il provvedimento è infatti la sintesi di due diverse proposte ed è firmato da Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Alleanza delle Cooperative, Unione italiana vini, Federdoc ed Assoenologi. Praticamente tutti gli attori del settore con l’unica esclusione della Federvini.