Un solo ente controllore certificherà i vini a denominazione d’origine e indicazione geografica, mentre le imprese più piccole potranno inserire in etichetta il territorio della denominazione, sfruttando il vantaggio competitivo della denominazione regionale o comunque maggiore rispetto a quella del vino imbottigliato. Il testo unico del vino è legge. Approvato all’unanimità dalla commissione agricoltura alla camera, in sede legislativa, il provvedimento semplifica in 91 articoli tutta la normativa del vitivinicolo, dalla produzione alla vendita.
«Abbiamo risposto alle sollecitazioni di tutta la filiera con uno snellimento burocratico notevole per la vita delle imprese», ha detto a ItaliaOggi Luca Sani, presidente della Comagri a Montecitorio. «Abbiamo optato per un testo così corposo per limitare i regolamenti attuativi, molte norme saranno in vigore da subito. Altre dovranno essere disciplinate da regolamenti». Fra le novità il coordinamento degli organi di controllo per gli operatori soggetti a diversi organi di certificazione vini, l’istituzione del registro unico controlli ispettivi e la possibilità per i produttori di sanare, prima dei controlli, l’inadempimento di oneri burocratici col ravvedimento operoso.
Fonte: Italia Oggi