Insieme al Consorzio Speck Alto Adige, al Consorzio Formaggio Stelvio e al Consorzio Vini Alto Adige, il Consorzio Mela Alto Adige ha lanciato nel 2018 la campagna “Europa, dove la qualità è di casa” con l’obiettivo di comunicare la garanzia dell’origine e della qualità dei prodotti altoatesini. La strategia di sostenibilità “Sustainapple” stabilisce i tre pilastri della sostenibilità per garantire un’agricoltura il più sostenibile possibile ed un’alimentazione più sana.
Non tutte le mele sono uguali. Non solo per il gusto ma anche per le grandi differenze in tema di sostenibilità. Oltre al fattore climatico, giocano un ruolo importante altri aspetti, quali un buon equilibrio tra tradizione e innovazione, l’impatto sociale, ambientale ed economico, nonché una partecipazione giusta ed equa di tutti gli attori della filiera. Gli agricoltori, che coltivano le mele Alto Adige IGP, sono da sempre strettamente legati al ritmo della natura e alla tradizione e si impegnano da decenni a garantire un’agricoltura il più sostenibile possibile. Su questo fronte è stato fatto un importante passo in avanti: con la strategia della sostenibilità denominata “sustainapple” sono stati infatti definiti negli ultimi mesi i “tre pilastri della sostenibilità”.
sustainapple: tre per tre fa … dieci!
sustainapple – Di cosa si tratta? Insieme al rinomato esperto in sostenibilità, il dott. Alfred Strigl, tutti i più importanti attori del mondo frutticolo altoatesino hanno sviluppato una strategia volta ad accrescere la sostenibilità di questo settore individuando tre campi d‘azione:
- “La melicoltura altoatesina, un modello di successo mondiale”
- “Un’alimentazione sana per tutti”
- “Il nostro partner? La natura!”
Ciascuna area d’azione si declina, a sua volta, in tre obiettivi per i prossimi dieci anni. Solo per citarne alcuni: “Precursori di un’economia circolare sovra-regionale“, “Le famiglie contadine, il cuore della frutticoltura“ e ”La salute delle piante con la natura come partner “. Questi obiettivi sono accompagnati da dieci estesi pacchetti di misure concrete, che dovrebbero essere implementate prontamente. Perché tre per tre fa …. dieci. In questo modo, la frutticoltura regionale ha dato un contributo importante all'”Agenda 2030″ dell’Onu per lo sviluppo sostenibile (SDGs).
Qualità da mordere – certificata dal marchio di qualità IGP.
I produttori della Mela Alto Adige IGP attribuiscono da sempre grande importanza alla freschezza e alla qualità dei loro prodotti così come ad un metodo di produzione trasparente. Già nel 2005 l’UE ha conferito alla mela dell’Alto Adige, famosa in tutto il mondo, il sigillo di qualità IGP – Indicazione Geografica Protetta. Grazie a questo sigillo di qualità, i consumatori possono essere sicuri che le mele sono state raccolte da uno degli oltre 7.000 frutticoltori altoatesini che lavorano secondo i metodi di produzione biologica o integrata. A ciò va aggiunto che tutti gli agricoltori sono sottoposti ai controlli di un organo di controllo indipendente che garantisce l’origine e la qualità dei prodotti. Sono 13 le varietà di mele, tutelate dal marchio IGP, che le riconosce come specialità regionale: si tratta di Breaburn, Elstar, Fuji, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Jonagold, Morgenduft, Red Delicious, Stayman Winesap, Pinova e Topaz.
Dal succo di mela al sidro: Varietà gustose
La Mela Alto Adige IGP è apprezzata non solo per il sapore fresco come appena colta dall’albero, ma la si può anche gustare nei tanti prodotti lavorati a base di mela. Sia che si tratti di succo di mela, aceto di mele, sidro di mele o salsa di mele, la Mela Alto Adige IGP con indicazione geografica protetta è ricca di sali minerali e vitamine e convince perché è croccante, succosa e dal gusto unico. Aggiunta in molti piatti – dolci e salati – è quindi semplicemente deliziosa.
Ricette e informazioni relative alla Mela Alto Adige IGP, agli altri prodotti di qualità altoatesini e ai marchi di qualità europei, sono disponibili visitando il sito www.europaqualita.eu.