Il Sole 24 Ore
Sul mercato del riso si sta compiendo una silenziosa rivoluzione. Nella generale disattenzione dei media e degli analisti – distratti dai rincari record di altri cereali e della soia – la Cina si è conquistata un ruolo di primo piano anche come acquirente di questo prodotto, tanto che nel 2012 potrebbe balzare divertici della classifica internazionale degli importatori. Un evento sorprendente, dopo decenni di autosufficienza e con una produzione che ancora oggi è decisamente ampia, tanto che la Fao stima che il Paese asiatico custodisca 93,7 milioni di tonnellate di riso, il 12% in più rispetto all’inizio dell’anno e circa il 70% del suo fabbisogno. Le cifre d’altra parte parlano chiaro. Nei primi dieci mesi del 2012 Pechino ha importato 1,98 milioni di tonn di riso, il quadruplo rispetto alle 5o5mila di un anno prima. Al netto dell’export (poco più di 247mila tonn), il volume delle importazioni è cresciuto addirittura di undici volte nell’ultimo anno. Per l’agenzia dell’Onu, la Cina è avviata a raggiungere quota 2,6 milioni di tonn nel 2012, quantità che la catapulterebbe al secondo posto nella graduatoria degli importatori,alle spalle della Nigeria.