Prosegue la fase favorevole nel settore zootecnico per i suini. Ad aprile l’indice di redditività calcolato dal Crefis,(Centro ricerche sulle filiere suinicile dell’Università Cattolica di Piacenza) dopo un + 0,4% di marzo, ha registrato un aumento del 5,2% su base mensile e del 23,3% rispetto al 2016. Il Crefis ha evidenziato che il balzo in avanti nel mese scorso è stato determinato dal forte aumento dei prezzi dei suini pesanti destinati all’industria di trasformazione, che sul mercato di Modena hanno raggiunto una quotazione di 1, 661 euro al chilo. Prezzi, ha sottolineato il Crefis, più alti del 5,3% rispetto ad aprile dell’anno scorso.
In forte rialzo anche le quotazioni dei suini da allevamento che hanno raggiunti i valori medi mensili più elevati da quando vengono rilevati i prezzi. Di conseguenza nella fase di trasformazione nel mese di aprile si è ulteriormente allargato il differenziale di redditività fra Prosciutti DOP (denominazione di origine protetta) e prosciutti generici.
L’indice Crefis della stagionatura del Prosciutto di Parma DOP pesante è infatti risultato del 37% più elevato rispetto a quello delle produzioni non tipiche. Nonostatnte che ad aprile la redditività dei prosciutti tutelati sia rimasta invariata rispetto a marzo. Il prezzo medio del Prosciutto di Parma DOP pesante stagionato è stato pari a 10,350 euro al chilo con un aumento su base annua del 16,3%. Invariato invece, a 13,200 euro, il prezzo del Prosciutto di San Daniele DOP che rispetto allo stesso periodo del 2016 ha fatto segnare un +11,4 per cento.
Fonte: Sole 24 – Ore Agrisole