Il Sole 24 ORE
In Parlamento due provvedimenti. Il test sulla qualità degli oli rischia di mettere fuori gioco gli extravergine di maggior pregio. È il paradosso degli alchil esteri, i composti (di acidi grassi e alcol metilico) presenti nell’olio d’oliva e la cui analisi è stata introdotta da Bruxelles nel 2011 fra i requisiti (insieme con acidità e perossidi) che definiscono la qualità di un olio e che oggi rischiano di porre «fuorilegge» alcune Dop, la punta più avanzata della produzione olivicola italiana. La presenza in quantità elevate di alchil esteri in un extravergine d’oliva denota la scarsa qualità delle materie prime utilizzate oppure il cattivo stato di conservazione dell’olio. Senza contare che un elevato tasso di alchil esteri non è modificabile con processi di raffinazione.