Gazzetta di Parma
Nell’ambito della festa «Il sacrificio del maiale», ormai diventata una tradizione alla Fratelli Galloni, si è svolta una tavola rotonda che ha permesso di fare il punto sul tema «La filiera del prosciutto di Parma dop: opportunità di crescita e vincoli normativi» in compagnia di diversi relatori: Cesare Azzali, direttore dell’Unione parmense degli industriali, Vincenzo Perrone, prorettore alla Ricerca presso l’Università Bocconi di Milano, Michele Boldrin, docente alla Washington University di Saint Louis. A moderare l’incontro il giornalista e sociologo Giorgio Triani professore all’Università di Parma. «Il prosciutto di qualità non è morto, ma risulta disperso – ha sottolineato in apertura di convegno il padrone di casa Carlo Galloni -. Al mercato del venerdì, dove si compra la carne fresca, il prezzo è bloccato in una fascia alta» . «E anche se paghiamo il massimo la qualità delle cosce non è detto che sia come quella di una volta. Bisogna dedicare molta attenzione alla ricerca degli allevatori» lo ha sostenuto il figlio Federico.