Un “Tuscan olive oil” imbottigliato in Inghilterra, era in bella mostra sugli scaffali di Harrods a Londra. Su eBay un venditore reclamizzava un wine kit fatto negli Stati Uniti per produrre Barolo e Amarone in casa. Un turco, invece, con una bella foto di groviera, offriva fino a 5mila tonnellate al mese di “Parmesan” su Alibaba, quasi la metà della produzione mensile del Parmigiano Reggiano DOP. Sono tre dei 500 casi di interventi internazionali che l’Ispettorato repressione frodi del Ministero delle politiche agricole ha messo a segno negli ultimi 15 mesi. Numeri che nessun altro Paese può vantare.
Frutto di un lavoro attento e innovativo che facciamo, da un lato utilizzando meglio di tutti gli altri Stati membri le leggi europee a tutela dei prodotti DOP e IGP, dall’altro con uria collaborazione coi maggiori plaÿer del web per difendere consumatori e produttori dal falsi, anche Coldiretti in questi giorni a Expo ha ricordato quanto sia a rischio il Made in Italy agroalimentare. La nostra non è solo una strategia difensiva. Oltre alla repressione, puntiamo sulla diffusione della conoscenza dei nostri veri prodotti DOP e IGP.
Fonte: L’Unità