Il Sole 24 Ore
La spia rossa si è accesa a novembre, con i risultati dei Paesi europei che hanno ridimensionato le performance del nostro export nei Paesi emergenti. L’internazionalizzazione si sta rivelando una questione più complessa del previsto, che richiede sforzi e idee straordinarie perché davvero le vendite all’estero facciano da traino alla ripresa. Per questo Riccardo Monti, presidente dell’Agenzia Ice, attribuisce «un’importanza cruciale» al Piano nazionale dell’export 2013-2015 presentato la scorsa settimana.Nel piano ci sono grandi dosi di rifocalizzazione verso nuove aree, ma resta la consapevolezza che i mercati tradizionali vadano difesi, anche con nuove armi. Un esempio? «L’accordo – dice Monti – appena firmato da ministero dello Sviluppo economico e Ice per la promozione del made in Italy di eccellenza nei department stores della tedesca Karstadt». Da un lato arriva una risposta immediata al preoccupante calo di vendite verso la Germania, nostro primo partner commerciale, la cui frenata ha lasciato sugli ultimi dati del nostro export (novembre) una lunga ombra. Dall’altro – prosegue Monti – «si sperimenta con maggiore convinzione rispetto al passato la leva della grande distribuzione».