Un focus di Agrisole – articolo completo in allegato – sulla crisi del settore lattiero caseario europeo, attraverso le riflessioni dei direttori dei alcuni dei principali consorzi dei formaggi DOP su problematiche e prospettive e le attuali risposte delle istituzioni comunitarie e nazionali. L’attuale crisi del comparto secondo molti osservatori non rappresenta una sorpresa, essendo legata a doppio filo alla fine del sistema delle quote latte dello scorso aprile: da allora si è assistito ad un prevedibile aumento della produzione che ha innescato una spirale ribassista dei prezzi. Elemento scontato secondo Berni, direttore del consorzio di tutela del Grana Padano DOP, che necessita una risposta di sistema con un progetto europeo che spinga all’ottimizzazione e alla riduzione dei costi di filiera, alla valorizzazione della qualità e della distinzione, mentre finora l’unico progetto vero e solido sono i Piani Produttivi che i principali consorzi di tutela dei formaggi DOP hanno messo in campo per assicurare una crescita equilibrata dei propri prodotti. Opinione condivisa da Deserti, direttore del consorzio del Parmigiano Reggiano DOP che sottolinea come rafforzare le protezioni sia decisivo, attraverso accordi bilaterali che i Governi devono preferire ad abbattimenti di dazi che rischiano di avvantaggiare anche i concorrenti.
Si è parlato anche di questo in occasione della giornata di riflessione organizzata da consorzio del Pecorino Romano DOP che, attraverso il presidente Palitta, rimarca l’importanza di puntare sui mercati internazionali in cui c’è spazio di crescita, come avvenuto per la DOP che vede assorbire dal mercato USA oltre il 60% della propria produzione con consumatori disposti a riconoscere un prezzo (9 euro al chilo) prossimo a quello del Parmigiano Reggiano DOP. Il ministro Maurizio Martina sottolinea che le due priorità dell’Italia nell’utilizzo della quota del budget straordinario messo a disposizione dal Consiglio dei ministri UE lo scorso 7 settembre saranno stoccaggio privato e sostegni diretti agli agricoltori: si parla di 500 milioni di euro a favore del settore della zootecnia europea e non saranno presi dalla riserva di crisi ma rappresenteranno una dotazione aggiuntiva per il settore agricolo, risorse che vanno ad aggiungersi al piano latte presentato nelle scorse settimane con una dotazione di 120 milioni di euro.
FONTE: IL SOLE 24 ORE – AGRISOLE