Innovazione, gusto e rispetto per l’ambiente in primo piano
Oleificio Zucchi torna ad ANUGA 2023, una delle fiere internazionali più prestigiose nel settore agroalimentare. A Colonia l’azienda cremonese ha presentato la sua gamma di prodotti con un focus speciale sull’olio extra vergine d’oliva 100% italiano proveniente da una filiera certificata sostenibile. “Siamo orgogliosi della cultura dell’olio italiano, basata sul saper fare e su materie prime eccellenti. Oleificio Zucchi porta questa eccellenza ad ANUGA 2023” afferma Giovanni Zucchi, Amministratore Delegato di Oleificio Zucchi. “La fiera rappresenta un’opportunità strategica per presentare i nostri prodotti a un pubblico globale, ma anche per connetterci con partner e clienti di tutto il mondo, identificando le tendenze di settore e le richieste del mercato”.
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Oleificio Zucchi nasce nel 1810 come attività artigianale a conduzione familiare dedicata all’estrazione di olio da semi per uso alimentare. Nel corso degli anni, sotto la guida della famiglia Zucchi l’azienda, con sede a Cremona, diventa una realtà industriale e commerciale italiana di primaria importanza nel settore oleario, sia in Italia che all’estero: una presenza internazionale rafforzata nel 2020 con l’apertura di una filiale operativa negli Stati Uniti. Con la Divisione Consumer, produce e distribuisce un’ampia gamma di oli da olive e da semi che si distinguono per l’eccellenza, il gusto e la versatilità in cucina, grazie alla profonda conoscenza dell’ “Arte del Blending”.
Oleificio Zucchi si impegna per portare sulla tavola le migliori materie prime selezionate e armonizzate dai suoi blendmaster, e nel 2017 ha dato vita al primo disciplinare di Certificazione di Sostenibilità dell’intera filiera dell’olio Extra Vergine da olive (DTP 125), garantita da CSQA. Viene assicurata così per i suoi oli certificati, in Italia e in Europa, una filiera di eccellenza, trasparente e tracciabile in ogni passaggio, fondata sul rispetto per l’ambiente, sul giusto riconoscimento economico del lavoro, sui diritti dei lavoratori.
Fonte: Mondo Padano