Il 37% degli italiani è convinto che della sostenibilità non si possa fare a meno anche in tempo di crisi (+10% rispetto al 2015), mentre il 22% ritiene che sia una tendenza da cavalcare (+5%). Il 22% degli italiani si attiene abitualmente a comportamenti e consumi sostenibili (+10%), l’86% degli intervistati dichiara di fare sempre la raccolta differenziata (+18%) e il 36% evita di utilizzare l’auto ogni qual volta sia possibile (+24%). Inoltre, sale al 33% la quota di italiani che dichiara di consumare alimenti a Km0 (+21%).
Sono alcuni dati che emergono dalla seconda edizione dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile condotto da LifeGate e l’istituto Eumetra Monterosa che ha fotografato la crescita di conoscenza e consapevolezza degli italiani su questi temi. Incentivare una crescita economica duratura e inclusiva, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. Sono questi alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, adottati a settembre 2015. Obiettivi che impongono anche all’Italia un profondo cambiamento a partire dalla consapevolezza dell’importanza della sostenibilità.
In un anno, il numero degli intervistati definiti “appassionati” (per i quali la sostenibilità è un tema prioritario) o “interessati” (tema interessante, ma non prioritario) alla sostenibilità è salito al 62% (+19%) pari a oltre 30 milioni di italiani. Gli aspetti più importanti nelle scelte sostenibili? Secondo le rilevazioni LifeGate ed Eumetra Monterosa al primo posto tra le motivazioni figura il senso di responsabilità per le generazioni future (85% delle indicazioni), seguita dalla ricerca del benessere e dall’amore per l’ambiente(81%).
Fonte: Corriere della Sera