Corriere della Sera
Unico nel suo genere in Italia l’Irvos, un ente regionale che si occupa della ricerca e della internazionalizzazione del vino siciliano. Nato nel 1950 come Istituto regionale della vite e del vino per dare un sostegno concreto alla vitivinicoltura che era una delle coltivazioni più diffuse, oggi quest’ente con sede a Palermo e cantine sperimentali e laboratori sparsi in più province vive una fase di rinascita. Tre i punti cardine delle attività. La ricerca con varie sperimentazioni cifra complessiva che supera i quattro milioni. E’ da qualche tempo che si è aggiunta una nuova mansione per l’Irvos (che sta per Istituto regionale Vini e Olii di Sicilia) la certificazione dei vini a DOP, e con il varo della DOP Sicilia.
Che si aggiunge a quelle preesistenti il lavoro non manca, così l’Irvos nel solo 2013 ha già rilasciato circa 700 certificati di idoneità impegnando varie commissioni di assaggio. Mentre sono stati effettuati oltre 900 controlli su vigneti a DOP e partiranno pio dì cento ispezioni per vinificatori e imbottigliatori.