Presentato il 7 febbraio il XIV Rapporto Ismea-Qualivita, l’indagine economica annuale sul settore food&wine italiano dei prodotti certificati DOP, IGP e STG. Lo studio è realizzato da Ismea e Fondazione Qualivita per conto del Ministero delle politiche agricole, con la collaborazione di AICIG, Federdoc e Consorzi di tutela, e analizza i dati produttivi ed economici delle filiere agroalimentari e vitivinicole a livello nazionale elaborando indicatori del loro impatto economico su regioni e province italiane.
La Toscana conta 91 prodotti DOP IGP dei comparti Food e Wine ed è la seconda regione italiana per ritorno economico delle filiere produttive vitivinicole di qualità, con 393 milioni di euro di valore alla produzione del vino sfuso e 90 milioni di impatto territoriale per l’agroalimentare.
Comparto Wine: la Toscana conta 58 prodotti vitivinicoli DOP IGP per un valore alla produzione dello sfuso che vale 393 milioni di euro con un contributo pari al 14% sul totale nazionale.
Comparto Food: la Toscana si conferma la quarta regione in Italia nel comparto Food DOP IGP per numero di prodotti certificati (33) e seconda per numero di operatori (13.334). Il valore alla produzione agroalimentare regionale è di 90 milioni di euro, confermando la Toscana come nona regione italiana per valore economico generato con un contributo pari all’1% dell’intero settore nazionale Food DOP IGP.
SIENA – con 21 filiere del comparto Wine DOP IGP, è la terza provincia italiana (ma la prima del Centro Italia), per valore economico generato con una ricaduta di 205 milioni di euro del vino sfuso pari al 52% del settore regionale delle IG vitivinicole e il 7% di quello nazionale. La produzione che contribuisce in misura maggiore è il Brunello di Montalcino DOP (30% del valore provinciale) seguito anche dal Chianti Classico DOP (25%), Chianti DOP (19%) e Vino Nobile di Montepulciano DOP (10%). Per il comparto Food DOP IGP, Siena conta 17 produzioni che in termini di valore economico generano 22 milioni di euro in provincia, 34esimo posto nella classifica nazionale.
FIRENZE – con 10 filiere del comparto Wine DOP IGP, è la sesta provincia italiana per valore economico generato, con una ricaduta di 105 milioni di euro del vino sfuso pari al 27% del settore regionale delle IG vitivinicole e il 4% di quello nazionale. La produzione che contribuisce in misura maggiore a questo primato è il Chianti Classico DOP (47% del valore provinciale) seguito dalle altre filiere del territorio fra cui Chianti DOP (37%) e Toscano IGP (15%). Per il comparto Food DOP IGP, Firenze conta 13 produzioni che in termini di valore economico generano 7 milioni di euro in provincia, 52esimo posto nella classifica nazionale.
GROSSETO – con 14 filiere del comparto Food DOP IGP, è la 32esima provincia italiana per valore economico generato, con un ricaduta di 25 milioni di euro. Le produzioni che contribuiscono in misura maggiore a questo primato sono il Seggiano DOP – Olio Evo (32% del valore provinciale), l’Agnello del Centro Italia IGP (28%) e il Pecorino Toscano DOP (23%), seguiti dalle altre filiere del territorio fra cui Vitellone dell’Appennino Centrale IGP, Cinta Senese DOP, Finocchiona DOP, Prosciutto Toscano DOP. Per il comparto Wine DOP IGP, Vicenza conta 11 produzioni che in termini di valore economico dello sfuso generano quasi 74 milioni di euro in provincia, 9 posto nella classifica nazionale e primo posto in regione.
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Fonte: Ismea Qualivita