Resa nota l’analisi dei valori economici e produttivi della qualità agroalimentare e vitivinicola DOP IGP elaborati nel Rapporto Ismea-Qualivita 2019. Un valore alla produzione che supera i 580 milioni di euro e una crescita del +21,7% su base annua: questo il patrimonio delle produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP della Sicilia, che si conferma la seconda regione del Sud, dopo la Campania, per impatto economico delle filiere certificate.
Questo e molto altro riporta il XVII Rapporto Ismea-Qualivita che analizza i dati produttivi del 2018 del settore delle Indicazioni Geografiche italiane che, per la Regione Sicilia, conta 62 prodotti DOP IGP per quasi 16mila operatori coinvolti nelle filiere. Il vino è il settore di punta, con 31 prodotti DOP IGP che nel complesso generano 522 milioni di euro per una crescita
su base annua del +23,1%.
Guidano il settore il Terre Siciliane IGP e il Sicilia DOP (in grande crescita), seguono Marsala DOP, Pantelleria DOP e Etna DOP, quest’ultimo con un buon trend su base annua. Fra le provincie guidano il settore Trapani (283 mln €), Agrigento (101 €) e Palermo (66 mln €). L’agroalimentare conta 21 prodotti DOP IGP che nel complesso generano circa 61 milioni di euro, per una buona crescita su base annua del +11,3%. Il settore è trainato dal Pistacchio Verde di Bronte DOP e dal Pomodoro di Pachino IGP, cui seguono Arancia Rossa di Sicilia IGP e l’Olio Val di Mazara DOP; buoni trend di crescita per l’Olio Sicilia IGP, Arancia di Ribera DOP e Carota Novella di Ispica IGP. Fra le provincie guidano Catania (19 mln €), Siracusa (16 mln €) e Agrigento (10 mln €).
Fonte: La Libertà