Estratti degli oltre 140 studi e progetti dedicati alle Indicazioni Geografiche presentati nel corso delle 18 sessioni scientifiche dedicate alle Indicazioni Geografiche a Roma dal 18 al 20 febbraio 2025
La seconda Conferenza Prospettive globali sulle Indicazioni Geografiche, tenutasi a Roma dal 18 al 20 febbraio 2025, ha rappresentato un’importante occasione di confronto internazionale sul ruolo delle IG nell’equilibrio tra innovazione e tradizione per la sostenibilità. Organizzata dalla FAO e dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste italiano (MASAF), con la collaborazione della Fondazione Qualivita e di Origin Italia, la conferenza ha riunito esperti, istituzioni e stakeholder del settore agroalimentare e artigianale.
Nel corso dell’evento si sono svolte 18 sessioni scientifiche dedicate alle Indicazioni Geografiche e ai diversi aspetti della loro evoluzione a livello globale. Oltre 140 ricerche sono state presentate, offrendo un quadro ampio e dettagliato sui progressi scientifici e sulle sfide future per il settore. Questo documento raccoglie gli abstract degli studi esposti, con l’obiettivo di fornire un riferimento utile per approfondire le tematiche emerse e stimolare ulteriori sviluppi nel dibattito sulle IG.
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INDICE DELLE SESSIONI
SESSIONE 1 – INNOVAZIONI NELLA GOVERNANCE
1. Coordinamento nelle filiere agroalimentari: il ruolo della certificazione delle Indicazioni Geografiche
2. Governance delle IG: quali fattori determinano il successo delle azioni collettive nelle organizzazioni IG per un impatto economico sostenibile?
3. L’esperienza del Piano di Regolazione Offerta e il sistema dei diritti a produrre: uno strumento per la sostenibilità e l’identità delle filiere a Indicazione Geografica
4. Misurare per migliorare: governance nei sistemi IG
5. Alleanze strategiche nei Consorzi: un driver di prossimità per lo scambio di conoscenze e innovazione nell’industria agroalimentare
6. Indicazioni Geografiche e cooperazione tra produttori: valutazione dell’impatto di DOP e IGP in Slovenia
7. Risolvere le criticità delle Indicazioni Geografiche nei paesi emergenti
8. Il sistema delle IG alla luce dei beni comuni: la fine di una lunga storia tormentata?
SESSIONE 2 – PERFORMANCE DI SOSTENIBILITÀ DELLE IG
9. Performance di sostenibilità nei sistemi IG: innovazioni per la carne bovina in Giappone
10. Innovazioni per la sostenibilità: sviluppare una strategia di sostenibilità per Café Villa Rica (DO), Perù
11. Percorsi di transizione verso la sostenibilità nelle filiere d’allevamento a Indicazione Geografica
12. Indicazioni Geografiche e sostenibilità: nuovi modelli di sviluppo tra innovazione e tradizione
13. AOP Comté: l’innovazione normativa al servizio della sostenibilità
14. IGP Argan: Quale impatto sulla sostenibilità?
15. Il ruolo chiave del microbioma nell’origine dei formaggi DOP francesi
16. Indicazioni geografiche sostenibili: risolvere i compromessi per un impatto duraturo
SESSIONE 3 – RUOLO DEGLI ATTORI PUBBLICI
17. Convergenza degli standard globali per i prodotti agroalimentari tradizionali? L’impatto dell’intervento statale nelle politiche IG
18. Innovazioni nelle pratiche delle Indicazioni Geografiche del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste in Turchia
19. Il ruolo dell’istruzione professionale e tecnologica nello sviluppo delle Indicazioni Geografiche in Brasile
20. I Comitati Nazionali per le IG nella zona OAPI: importanza, stato attuale e prospettive
21. Indicazioni Geografiche: ci vogliono decenni per un successo “improvviso”
22. Protezione e valorizzazione delle Specialità Tradizionali Garantite nella Repubblica di Moldova
23. Cibi tradizionali, produzione di conoscenza e Indicazioni Geografiche: innovazione nella regolazione pubblica in Brasile
SESSIONE 4 – GOVERNANCE: IMPARARE DAI CASI STUDIO
24. Percorso di riconoscimento dell’IG “Datte Deglet Nour de Tolga” in Algeria
25. Analisi del processo di creazione di un’IG: il caso della Dattes Deglet Nour de Tolga in Algeria
26. La governance: una sfida per la sostenibilità dell’IGP Madd de Casamance
27. Il caffè Ziama-Macenta: quale approccio economico per la sostenibilità dell’IG?
28. Il ruolo delle organizzazioni comunitarie IG nella tutela delle caratteristiche del caffè IG in Indonesia e le r elative sfide
29. Analisi in itinere delle condizioni di implementazione di un’IG: il caso del Gassirè- Wagashi in Benin
30. Certificazione del Pagne Baoulé di Tiébissou: impatti sulla sostenibilità nel territorio di produzione
31. Rilanciare il settore del Marsala DOC: innovazione sostenibile, cooperazione e supporto normativo
32. Il caso del Pimentón del Valle Calchaquí di Salta – Argentina: il percorso verso la Denominazione di Origine
33. Caffè e Cacao: Innovazione e Tradizione nelle Indicazioni Geografiche del Venezuela
SESSIONE 5 – CAMBIAMENTO CLIMATICO E BIODIVERSITÀ
34. Accompagnare le IG casearie francesi nell’adattamento al cambiamento climatico: sei casi di studio per identificare i fattori di attuazione delle transizioni
35. Le Indicazioni Geografiche Protette sono un valido strumento per valorizzare le risorse genetiche locali? Alcune riflessioni dai prodotti DOP IGP della Toscana
36. Adeguamento dei confini delle Indicazioni Geografiche in risposta al cambiamento climatico: un caso di studio cinese sugli impatti economici e ambientali
37. Le varietà minoritarie di vite fondamentali per l’adattamento climatico e l’espansione commerciale delle IG
38. Il potenziale ruolo delle IG per le transizioni agroecologiche in Francia: fattori trainanti e compromessi verso modelli agricoli basati sulla biodiversità
39. Cambiamenti climatici e sostenibilità: l’impatto sulla produzione DOP e IGP
40. IG agritech e cambiamento climatico: una strategia per la protezione assicurativa agevolata del rischio
41. L’emergere delle nuove tecniche genetiche e le loro prospettive per la sostenibilità delle Indicazioni Geografiche: innovazioni nel settore della vite
SESSIONE 6 – RUOLO DEGLI ATTORI PUBBLICI A LIVELLO LOCALE
42. Prodotti DOP, IGP e biologici: programmi di sensibilizzazione nelle scuole e attività di informazione al consumatore
43. Quale governance per le IG? Il caso delle filiere castanicole dei territori montani in Toscana
44. Strategie per Promuovere il Successo delle Indicazioni Geografiche a Livello Locale
45. Il ruolo della Regione dell’Epiro nella certificazione della “Patata di Chrysovitsa” come IGP
46. Il ruolo della Rete Federale Brasiliana di Educazione Tecnologica nello sviluppo locale attraverso le Indicazioni Geografiche
47. Il ruolo dell’estensione rurale pubblica e delle organizzazioni di supporto nell’efficacia delle IG del caffè in Brasile
48. Le Indicazioni Geografiche di fronte alle aspettative sociali: analisi degli incontri regionali INAO in Francia
49. Analisi della sostenibilità delle IG bavaresi
SESSIONE 7 – MARKETING E SOSTENIBILITÀ
50. Le Indicazioni Geografiche e le reti di valore: il caso della yerba mate di São Matheus (Paraná, Brasile)
51. Contributo delle Indicazioni Geografiche all’economia nazionale e allo sviluppo sostenibile: il caso dei Figues Sèches de Beni Maouche
52. Promuovere i prodotti del terroir: integrare le nuove tecnologie. Il caso della razza ovina Rembi della regione di Tiaret (Algeria)
53. L’espansione delle Indicazioni Geografiche per il caffè: opportunità e sfide
54. L’impatto delle quote latte sulle IG: il caso del Parmigiano Reggiano DOP
55. Il valore delle IG per il caffè ruandese: una prospettiva di mercato
56. Il ruolo in evoluzione delle IG nelle diete sostenibili: un’analisi comparativa con Fairtrade e Presìdi Slow Food
57. L’impatto della sostenibilità sull’uso commerciale delle Indicazioni Geografiche
SESSIONE 8 – VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ
58. Spirito di innovazione o tradizione storica? Il complesso dilemma della politica dell’UE per i prodotti rinomati
59. Bilanciare tradizione e innovazione: migliorare la sostenibilità delle Indicazioni Geografiche attraverso il caso delle arance Cao Phong in Vietnam
60. Valutazione della sostenibilità economica, sociale e ambientale delle IG europee: un approccio metodologico
61. Il progetto LIFE GREEN SHEEP: azioni per ridurre l’impronta di carbonio nell’allevamento ovino. Il caso dell’Agnello di Sardegna IGP
62. Sostenibilità delle IG nel contesto della diversificazione agricola in Francia
63. Valutazione della transizione agroecologica nei sistemi di produzione di formaggi a latte crudo in Brasile
64. Strategie di innovazione per rafforzare i sistemi IG multifunzionali
65. Valutazione della sostenibilità nella produzione di latte ovino crudo: un approccio LCA e benessere animale in Toscana
66. Agroforestazione: diversificazione produttiva, sostenibilità e controllo della copertura del suolo nei corileti
67. Le Indicazioni Geografiche stanno rafforzando il loro legame territoriale? Un’analisi delle modifiche ai disciplinari dei formaggi DOP e IGP
SESSIONE 9 – INDICAZIONI GEOGRAFICHE PER PRODOTTI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI
68. Protezione dei diritti fondamentali nello sviluppo di un modello sui generis per la tutela delle Indicazioni Geografiche dei prodotti artigianali e industriali
69. La protezione delle Indicazioni Geografiche di prodotti artigianali e industriali
70. Il nuovo Regolamento (UE) 2023/2411 sulla protezione delle IG per i prodotti artigianali e industriali: un ulteriore strumento a sostegno della sostenibilità
71. Le IG artigianali e industriali presso l’EUIPO
72. Il potenziale degli Stati membri dell’UE nella protezione delle IG Artigianali e Industriali: risultati dello studio EUIPO
73. Dall’Europa al Mondo: le Indicazioni Geografiche Artigianali e Industriali dell’UE come strumento indiretto di espansione della sostenibilità
74. La strategia dello Stato tunisino per la valorizzazione e la protezione dei prodotti artigianali attraverso la proprietà intellettuale
SESSIONE 10 – CERTIFICAZIONE E CONTROLLI
75. Evoluzione dei sistemi di controllo e tracciabilità delle Indicazioni Geografiche nell’Unione Europea
76. Rafforzare il sistema di controllo dell’UE per le Indicazioni Geografiche: implicazioni del nuovo quadro normativo europeo
77. Strategie innovative per rafforzare il meccanismo di governance delle IG: lezioni dallo Sri Lanka
78. Composizione degli organi di controllo delle Indicazioni Geografiche brasiliane
79. Certificazione ambientale del Pecorino Romano DOP. Le regole di categoria di prodotto per il marchio Made Green in Italy dei formaggi ovini a pasta dura
80. Gestione sostenibile nelle Indicazioni Geografiche: adozione di pratiche ESG e certificazioni ISO e FSSC nelle cantine della Denominazione di Origine Vale dos Vinhedos, Brasile
81. IG social-friendly: casi di doppia certificazione IG-Fair Trade, il cacao rosso del Camerun
82. L’intelligenza artificiale a tutela delle indicazioni geografiche: la ricerca-intervento VERIFOOD
83. La Difesa della Qualità e dell’Origine dell’Olio Extravergine di Oliva “Marche” IGP attraverso la tecnologia blockchain
84. Soluzioni di anticontraffazione e tracciabilità dell’Istituto Poligrafico
85. Oltre la tracciabilità
SESSIONE 11 – BUONE PRATICHE SOCIALI E AMBIENTALI
86. Dalle linee guida agli obblighi: pratiche sostenibili nella produzione di prodotti DOP e IGP
87. Analisi dei disciplinari delle IG: tradurre la qualità in caratteristiche di prodotto
88. La sostenibilità nei disciplinari dei prodotti con indicazione geografica: il caso dell’Aceto Balsamico di Modena IGP
89. Indicazioni geografiche sensibili al genere: uno strumento per l’inclusione delle donne risicoltrici del Tonkpi
90. Tradizioni animal-friendly? Il benessere animale nei disciplinari delle Indicazioni Geografiche europee
91. Il benessere animale nelle IG: il caso delle AOP suine in Francia, Italia e Spagna
92. Bitto e Valtellina Casera DOP, la tradizione che si innova
93. Indicazione Geografica nella filiera dell’açaí e innovazioni per la sostenibilità in Amazzonia
94. Equilibrio tra tradizione e innovazione nei metodi produttivi delle IG artigianali: il caso della Gambiered Guangdong Gauze
SESSIONE 12 – NATURA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE
95. Indicazioni geografiche e marchi: tra conflitti e complementarità
96. Creazione di un registro internazionale dei nomi comuni
97. La natura giuridica delle IG: un diritto d’uso collettivo su un bene comune
98. Il concetto di proprietà collettiva nell’Indian Geographical Indications Act
99. Cosa significa proteggere un’IG?
100. Il potenziale delle IG per la realizzazione dei diritti degli agricoltori: implicazioni per il loro design istituzionale
101. Modifica del Registro delle Indicazioni Geografiche in Brasile
102. IG e pratiche sostenibili: dall’autoregolamentazione agli standard industriali?
103. Sostenibilità: gli impatti delle nuove normative sulle indicazioni geografiche. Casi pratici di iniziative di sostenibilità di alcuni Consorzi di tutela
SESSIONE 13 – COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
104. Le sfide della cooperazione internazionale dal punto di vista del finanziatore e dell’agenzia di implementazione
105. Contributi e lezioni apprese sulle IG dal progetto UE AfrIPI
106. La cooperazione internazionale come risorsa per lo sviluppo sostenibile delle IG in Tunisia
107. Rafforzare il potere di mercato delle organizzazioni di produttori IG: lezioni dalla Serbia
108. Indicazioni Geografiche e altri schemi di qualità in Albania
109. Importanza della cooperazione regionale: esempio della guida per gli esaminatori IG
110. Networking delle Indicazioni Geografiche per preservare e sostenere l’agricoltura ad Alto Valore Naturale nei Balcani Occidentali
SESSIONE 14 – RICERCA E SVILUPPO
111. Uso dei sistemi di informazione geografica nella delimitazione delle aree delle Indicazioni Geografiche
112. Transizione ecologica, sostenibilità ambientale e innovazione nelle produzioni a denominazione di origine e indicazione geografica protetta
113. Innovazioni tecnologiche per la valorizzazione delle IG alimentari in India: uno studio empirico
114. IG Fromage Bouhezza: Opportunità economiche e innovazioni nel progetto nazionale di ricerca
115. Innovazioni per la gestione sostenibile dei vigneti nella realtà UNESCO di Langhe, Roero e Monferrato
116. Ribeirão Preto Beer: Innovazione nella birra artigianale e Indicazione Geografica come motori di sviluppo economico e culturale
117. Indicazioni geografiche, innovazione e sviluppo economico: il caso della farina di manioca Copioba del Recôncavo Baiano, Brasile
SESSIONE 15 – LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE IN UN MONDO GLOBALIZZATO
118. Le Indicazioni Geografiche negli accordi commerciali internazionali
119. La protezione delle Indicazioni Geografiche dell’UE negli accordi commerciali: ne vale la pena?
120. Libero scambio per un futuro verde: promuovere la sostenibilità attraverso l’export delle Indicazioni Geografiche europee
121. Dai vigneti ai campi: l’evoluzione della protezione delle indicazioni geografiche in Sudafrica
122. Le Indicazioni Geografiche in Africa: sfide, opportunità e strategie per un quadro giuridico adeguato
SESSIONE 16 – MARKETING E CONSUMATORI
123. Identità regionale: il ruolo di Facebook nella promozione dei prodotti agricoli DOP e IGP in Europa
124. Il ruolo delle etichette fronte pacco nella disponibilità a pagare per un prodotto DOP
125. Uso e percezione delle etichette IG e biologiche tra i cittadini di sette paesi europei
126. BOXNARRANTE: un innovativo sistema di vendita per gli oli certificati
127. Le percezioni dei consumatori sulle IG e la sostenibilità: una revisione della letteratura
128. Acquistare o no? Una prospettiva socio- psicologica sulla volontà dei consumatori di pagare per prodotti agroalimentari certificati IG
129. La sostenibilità per le attività turistiche delle aziende agricole: promuovere la sostenibilità nel turismo enogastronomico
130. Etichette dei formaggi DOP: relazione tra prezzo, tradizione, qualità, sostenibilità, naturalità e caratteristiche sensoriali
131. Festival per i prodotti a base di mele IGP in Norvegia
SESSIONE 17 – GOVERNANCE: IMPARARE DAI CASI STUDIO Non disponibile
SESSIONE 18 – ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI E RICERCA
132. Utilizzo della spettroscopia NMR per l’identificazione geografica e la qualità di latte e caffè
133. Uso dei droni per la difesa fitosanitaria negli oliveti DOP
134. Innovazione e Tradizione: Estratti di Mela Golden Delicious DOP (Val di Non) per il Benessere e la Bioeconomia Circolare
135. Lenticchie Verdi di Altamura IGP nel Settore dei Prodotti da Forno
136. Fitoplancton e Monitoraggio della Produzione della Cozza di Scardovari DOP
137. Modalità innovative per la conservazione e distribuzione del Pane Toscano DOP
138. LIFE TTGG: Un modello innovativo per la sostenibilità dei formaggi DOP
139. Uso dell’Ozono Gassoso nella Stagionatura del Formaggio Toma Piemontese DOP: Innovazione Sostenibile per il Controllo della Microflora e la Qualità del Prodotto
Fonte: Consortium 2025_01
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*I contributi delle varie sessioni tematiche sono sintesi degli abstract presentati dai relatori curate dalla redazione.