Il comitato promotore esulta: scongiurati i tentativi di imitazione
Sebadas, sevadas, seadas. Diversi i modi di chiamarla, a seconda della zona, ma il sapore è quello unico inconfondibile di un dolce che è un’eccellenza sarda. Servito a fine pasto con miele, solo a scriverlo viene l’acquolina in bocca. E ora il bollino blu, sotto forma di marchio IGP. A preannunciarlo, nella tarda mattinata di ieri, la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea del disciplinare definitivo delle Sebadas di Sardegna IGP.
C’è voluto un percorso lungo oltre quattro anni, una dozzina di imprese produttrici e il benestare di Regione, Ministero e Commissione Europea, ma ora possiamodirlo: le sebadas entrano a far parte dell’Olimpo delle eccellenze alimentari mondiali e si vedono conferita l’Indicazione geografica protetta, il più alto riconoscimento in Europa. Il disciplinare, che richiama rigorosamente la ricetta classica, prevede varianti minime che si rifanno alla tradizione locale talvolta diversa da comune a comune e sono prevalentemente relative alla tipologia di formaggio utilizzato, agli aromi, alla dimensione e al peso.
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Fonte: L’Unione Sarda