La Stampa
In tempi di accorpamenti, c’è chi invece sceglie di andare da solo. Sono i produttori di vino del Roero che, stufi di restare all’ombra del Barolo e delle Langhe, ormai pronti a staccarsi da Alba e creare un Consorzio di tutela autonomo. Un divorzio che pare più consensuale che polemico. «Non stiamo organizzando una scissione» precisa Francesco Monchiero di Canale, consigliere per il Roero nell’attuale Consorzio che, oltre a Barolo e Barbaresco, ha il compito di tutelare ben dieci denominazioni del territorio albese. «Vogliamo sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla nuova Ocm vino sulla gestione della denominazione e sulla promozione». Negli ultimi 15 anni le colline del Roero hanno conosciuto una grande crescita, soprattutto grazie al bianco Arneis che oggi ha una produzione superiore ai 5 milioni di bottiglie.