Ecco la ricetta dell’AD di Parmacotto Andrea Schivazappa per la sfida dell’export. Secondo lui “la grande distribuzione indebolisce i brand: capita solo in Italia”.
Il rilancio di Parmacotto ha come prossimo obiettivo la quotazione in Borsa. Giovanni Zaccanti (imprenditore di Saeco, Caffitaly) che ha rilevato l`azienda emiliana nel 2018, ha affidato la partita ad Andrea Schivazappa, classe 1963, parmigiano, milanista doc, che ha subito ottenuto numeri interessanti: il fatturato 2023 ha toccato i 126 milioni dai 116 del `22 e 100 del `21.
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Come azienda italiana che punta all’estero, ritenete importante e sufficiente il ruolo svolto del sistema Paese? “Il supporto dello Stato è fondamentale perché il food italiano è strategico. L’export del cosidetto food and beverage vale 60 miliardi. A livello europeo siamo quarti dietro a Germania, Spagna, e Francia e dobbiamo crescere”.
E quando invece giocate dentro alle mura di casa? “Il mercato nazionale è più asfittico, ci sono volumi in calo. Vede, il nostro è un settore troppo legato alla grande distribuzione. E questo è un grande tema. Nel resto del mondo non è cosi, qui c’è solo quella”.
Qual è il problema della Gdo? “sta nei brand del distributore, che è sempre favorito. Ed è un problema di mercato per noi, ma non solo: in questo modo si va a inaridire la marca e il Made in Italy del food and beverage. In realtà il brand del produttore è fondamentale anche per tutta la filiera che c’è dietro».
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Fonte: Il Giornale