Tutto è nato un anno e mezzo fa dall’incontro di due emiliani a Caserta. Tutti e due arrivati quasi contemporaneamente, Pier Maria Saccani, da Parma, direttore del Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP e il nuovo direttore della Reggia di Caserta, Marco Felicori, da Bologna.
Cosa è successo dopo il vostro primo incontro?
“Ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a parlare delle nostre attività. Per me, come neo direttore del Consorzio, c’era la priorità di trovare una nuova sede, uno spazio più adeguato alle nostre esigenze, per lui, Mauro Felicori trapiantato da Bologna, la voglia di rilanciare un luogo addormentato nel suo splendore, la Reggia di Caserta. Abbiamo iniziato a valutare la possibilità di mettere la sede del Consorzio in alcuni spazi della Reggia, sembrava quasi uno scherzo, poi è diventata realtà, anticipando inconsapevolmente il progetto annunciato in questi giorni dai Ministri Martina e Franceschini , rispettivamente alla guida di Agricoltura e Cultura, relativamente al 2018 anno dedicato al cibo italiano, perché il cibo, insieme all’arte, racconta la storia delle nostre terre e delle comunità che le abitano. Un valore immenso che il Governo italiano continua a promuovere e tutelare con iniziative in campo nazionale e internazionale”.
Dalle parole ai fatti, oggi la sede del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP è nelle scuderie della Reggia di Caserta, le Regie Cavallerizze, un luogo di grande prestigio
“Sì, oggi una realtà, frutto di un progetto pilota a livello nazionale che si è basato sulla sinergia tra le diverse eccellenze del territorio, unendo beni culturali e patrimonio agroalimentare. Ci siamo trasferiti a ottobre dello scorso anno dopo alcuni lavori necessari. Una sinergia vera e propria, c’è una bellissima collaborazione che sta dando ottimi frutti. Siamo coinvolti in tutte le loro iniziative e noi, come Consorzio, ci sentiamo un po’ gli ambasciatori della Reggia ogni volta che abbiamo eventi, anche internazionali. Da un progetto un po’ azzardato, si è generato un volano estremamente positivo per l’economia del territorio”.
C’è compatibilità fra il target dei vostri clienti e il target dei visitatori della Reggia?
“Sia noi che loro abbiamo un target vario, alla Reggia viene anche un livello di visitatori altissimo, come quando sono venuti i rappresentanti delle principali regge europee, dal Cremlino a Versailles, che sono stati qui impegnati nel meeting a Caserta sul turismo. Unendo le forze si creano comunque ottime occasioni di crescita a livello internazionale sia per il Consorzio della Mozzarella DOP che per la Reggia come museo. La Reggia ha circa 750 mila visitatori all’anno, ultimamente con una crescita esponenziale, il 30% sono stranieri. Noi esportiamo il 34% della nostra produzione”.
Quali sono i vostri mercati stranieri più interessanti?
Per motivi di trasporti, i paesi più vicini, Francia, Germania, Inghilterra, ma c’è molto interesse dagli Stati Uniti, dal Giappone, Medio Oriente e anche Cina. La Cina oggi è un paese multirazziale, con moltissimi stranieri, riuscire ad entrare nella distribuzione di grandi catene alberghiere potrebbe rappresentare un’opportunità davvero interessante” .
Presto partirà un nuovo progetto del Consorzio, la scuola di formazione lattiero-casearia a Caserta?
“Sì, sarà la prima scuola lattiero-casearia del centro-sud Italia e avrà sede all’interno delle Cavallerizze della Reggia vanvitelliana. Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a iniziare questo nuovo percorso di formazione per la creazione di figure professionali da inserire in una filiera estremamente importante per questo territorio. Fino ad oggi in Italia operavano solo altre due scuole di questo tipo e si trovano a Cuneo e a Cremona”.
Quindi, riassumendo, quali sono le priorità del Consorzio?
“Le nostre priorità sono legate a formazione, giovani, ricerca e tutela. La nostra è una filiera giovanissima, il 34% dei dipendenti dei caseifici hanno meno di 32 anni e c’è un terzo di quote rosa, anche in posizioni importanti”.
Fonte: Fondazione Qualivita