Emesso dalla Cooperatori Allevatori di Oristano (CAO) il primo “pecorino bond”: l’operazione vuole essere la prima di altre successive e ha avuto origine dall’accordo tra Regione, Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP e Abi Sardegna per le attività di costituzione in pegno del Pecorino e operatori nel settore degli investimenti. Il “Pecorino bond” era stato presentato due anni fa all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) a una platea di investitori nazionali e internazionali. La procedura ha seguito tutti gli stringenti parametri tecnici della normativa in vigore. L’emissione è garantita dal pegno rotativo sul prodotto e da Confidi Sardegna.
Non è il primo caso nell’ambito di una strategia di valorizzazione del settore agroalimentare e lattiero-caseario attraverso nuovi strumenti finanziari: già nel 2016 una società di Modena aveva lanciato un mini-bond per un controvalore di 6 milioni di euro offrendo a garanzia il Parmigiano Reggiano DOP prodotto.
Ora è la volta del pecorino. Il bond è suddiviso in due tranche, la prima da 1 milione e 125mila euro, la seconda da 625mila, per un totale di 1 milione e 750mila euro, entrambe sottoscritte da fondi e investitori esterni privati. Una parte di quote pari al 20% è sottoscritto dalla Regione per il tramite della finanziaria regionale Sfirs (dalla società finanziaria regionale). La Sardegna punta dunque sull’innovazione per rilanciare l’agroalimentare: «Questa è una ulteriore operazione per favorire l’accesso al credito delle imprese sul versante dei mercati finanziari in forme innovative e diversificate e per combattere il credit crunch — commenta l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci —. In questo modo possiamo aumentare il valore complessivo del sistema Sardegna, che vogliamo moderno e capace di essere affidabile».
Fonte: Corriere.it – Ilsole24ore.com