Lo Zafferano di Sardegna DOP, certificato da Agris, è una DOP che in Italia spunta dai 12 ai 16 euro al grammo, che deve ancora costruire un Consorzio di tutela ma ha comunque un mercato in perenne espansione. In Italia sono circa 50 gli ettari destinati alla coltivazione del Crocus sativus, fiore dal cui stimma si ottiene il prezioso zafferano utilizzato in cucina. Di questi, 35 ettari si trovano in Sardegna, i restanti 15 vengono coltivati in Toscana, Marche, Abruzzo ed Umbria. Mentre a livello mondiale detiene il monopolio l’Iran, con il 90 per cento della produzione.
La coltivazione in Sardegna si concentra nel Medio campidano o meglio dei comuni di San Gavino, Turri e Villanovafranca. Solo in questi tre centri, dove si è conservata e trasmessa nel tempo la coltivazione, persa nel resto del territorio isolano, si può produrre lo Zafferano di Sardegna DOP. La vendita avviene in Sardegna per il 90 per cento del prodotto certificato e per la quasi totalità dell’altro. E proprio il riconoscimento della denominazione di origine protetta ottenuto da pochi anni, “sta risvegliando l’interesse anche negli altri territori sardi – racconta Sandro Picchedda, dell’azienda Itria di Turri – dove si sta riscoprendo la coltivazione”.
“La DOP è una grossa opportunità – continua Picchedda – Oggi ne fanno parte cinque aziende, per circa tre ettari di superficie, ma rappresenta il futuro e la garanzia per produttori e consumatori”. “La nostra azienda si occupa anche del confezionamento e lo paga ai produttori il 20 per cento in più del prezzo corrente, mentre confezionato lo vendiamo tra i 12 ed i 16 euro al grammo. Proprio per questo invitiamo i produttori a iscriversi alla DOP” sottolinea Picchedda. La coltivazione dei bulbi avviene ogni cinque anni. La maggiore produzione avviene il terzo anno. In media si ottengono 4–5 chili ad ettaro. In Sardegna non ci sono grosse aziende. Si contano nelle dita di una mano quelli che ne destinano piccolissimi appezzamenti.
“Questo perchè la coltivazione e la raccolta avviene in modo manuale – spiega Mauro Curreli produttore di San Gavino -. La maggior parte sono hobbisti o agricoltori che coltivano lo zafferano per integrare il reddito. Inoltre la raccolta si concentra in due settimane, tra fine ottobre e i primi 15 giorni di novembre, ed in particolare in due-tre giorni”.
Fonte: Agronotizie.it