Ci siamo, debutta oggi a Siena l’edizione zero di BuyFood Toscana,vetrina internazionale dedicata ai prodotti DOP, IGP e Agriqualità della Regione, che si concluderà domenica. Oltre 50 i buyer attesi da tutto il mondo al Santa Maria della Scala in un fitto calendario di appuntamenti che li vedrà interagire con le 50 aziende presenti insieme ai 16 Consorzi e Associazioni di tutela. Previsti anche momenti di approfondimento come la presentazione di ricerche esclusive e il talk show condotto da Luisanna Messeri dedicato ai Consorzi e ai loro prodotti, interpretati da chef e originali testimonial.
L’edizione zero di BuyFoodToscana è organizzata dalla Regione Toscana con PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, il Comune di Siena e la Fondazione Qualivita. L’evento si avvale della sinergia di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio toscano.
La candidatura di Siena a capitale toscana dell’agroalimentare rappresenta una vera scommessa: il valore delle DOP e IGP regionali del food è pari a 111 milioni di euro, escludendo il comparto panetteria e pasticceria che potrebbe portare il totale a 130 milioni di euro. La regione ha 16 Dop e 15 Igp, che la pongono al primo posto insieme al Veneto per numero di riconoscimenti, sommate alle 58 DOP e IGP dei vini, le valgono il primo posto in Italia. A livello di singola provincia toscana, la più importante in termini di indicazioni geografiche e denominazioni di origine toscane del food è Grosseto con 35 milioni di euro, seguita da Siena con 24 milioni e Arezzo con 18.
L’export delle indicazioni geografiche ha un valore totale stimato di quasi 50 milioni di euro e i principali mercati di destinazione sono Usa (38%), Germania (21%), Gran Bretagna (13%), Canada (5%) e Giappone (3%): queste destinazioni coprono l’80% dell’export. L’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi, non ha dubbi: «L’iniziativa nasce forte della convinzione della tradizione toscana e della qualità del nostro agroalimentare. Viene organizzata non a caso a Siena per rafforzare un’idea nella quale la Toscana vuole innovare. Questo percorso porterà vantaggi importanti a tutto il settore».
Fonte: La Nazione