Meno volumi e più ricavi per il crudo San Daniele. Flessione pari all`i per cento nella produzione 2023 del prosciutto. Il direttore del Consorzio Cichetti: “Quote di mercato stabili, cresce l’export”.
Chiude il 2023 a quota 2,6 milioni di cosce prodotte il Prosciutto di San Daniele DOP, in calo dell’1% rispetto all’anno precedente.
Timido segno meno che si deve da un lato alla prudenza dei produttori, alle prese l’anno scorso (ma anche questo) con l’aumento dei prezzi delle materie prime, dall’altro a un mercato inflazionato che vede i consumatori ponderare ogni spesa.
Il fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e distribuzione della DOP friulana, si è attestato a 360 milioni di euro, in crescita di circa l’8% sull’anno precedente, un aumento che però non deve trarre in inganno: non è bastato infatti a coprire che la metà dei maggiori prezzi sostenuti dalle imprese.
“Oltre a quelli subiti orizzontalmente da tutti, vedi caro energia e rialzo dei tassi d’interesse, i prosciuttifici hanno dovuto far fronte pure al rincaro delle cosce, fattori che, sommati, in media hanno inciso per un + 15% sui costi di produzione, che i prezzi delle vendite non hanno compensato” spiega il Direttore del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Mario Cichetti.
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Fonte: Il Messaggero Veneto