Ieri al Vinitaly forum con il Consorzio di tutela. Paolo Cesaretti: “Una tradizione da difendere”. Mirco Carloni (Commissione agricoltura): “I nuovi prodotti sono una menzogna e si uccidono animali”.
No al formaggio sintetico, sì a quello tradizionale e garantito”. Parte dalla provincia di Pesaro Urbino la crociata contro i prodotti “innovativi” dell’alimentazione e a difesa di quelli della tradizione garantiti anche dalla Dop. A farsene carico è il Consorzio della Casciotta d’Urbino Dop che a pochi giorni dal provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri, che sancisce il divieto di produzione, commercializzazione, importazione del cibo sintetico, ha organizzato un incontro sul tema al Vinitaly di Verona, dal titolo “La Bellezza è nel Gusto”.
“Il cibo sintetico – ha detto Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati – oltre al fatto che non può essere paragonato ai nostri prodotti della tradizione, è una grande menzogna. Per produrlo in laboratorio si devono uccidere comunque degli animali. E non è nemmeno più sostenibile. Il governo ha fatto bene a imporre il divieto, con il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri, di vendere, importare, produrre e distribuire questo alimento. È necessario tutelare la nostra dieta mediterranea difendendola da queste nuove invenzioni che tendono a ingannare il consumatore”.
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Fonte: Il Resto del Carlino