È un progetto della ONG Health in Harmony nel Borneo: a chi consegna la motosega offre in cambio assicurazione medica o prestiti per dedicarsi ad altro. Sta funzionando
Le foreste pluviali del Borneo sono tra le più ricche di biodiversità al mondo. Fino agli anni Trenta del secolo scorso ricoprivano quasi per intero l`isola del Sudest asiatico: un polmone
verde tre volte più grande del Regno Unito.
Oggi quell’antico manto forestale è più che dimezzato. Al commercio del legno, per decenni prima causa del disboscamento, si è aggiunta l’industria agroalimentare internazionale affamata di terreni per la coltivazione della palma da olio, l’olio vegetale più utilizzato al mondo. Recenti stime dei governi di Malaysia, Brunei e Indonesia, i tre Paesi in cui l’isola è divisa, indicano che oltre il 10 per cento del suo territorio oggi è occupato da questa pianta.
Ma a tagliare gli alberi non sono solo le multinazionali, bensì anche i piccoli agricoltori che usano la motosega per sopravvivere, non avendo altro sostentamento se non la vendita di legna.
Per arginare gli effetti devastanti del disboscamento, l’organizzazione no-profit Health in Harmony (Hih, healthinharmony.org) ha avviato un programma di sostegno in cui offre ai contadini di restituire le motoseghe in cambio di assistenza sanitaria in una delle cliniche affiliate al progetto, oppure microcrediti per la creazione di mezzi di sussistenza alternativi come l’apicoltura o l’agricoltura biologica.
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Fonte: La Repubblica