Il Vino Nobile di Montepulciano DOP punta a diventare il primo distretto vitivinicolo italiano sostenibile
Territorio Sostenibile: è il macro obiettivo che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, insieme ad alcuni partner istituzionali e scientifici, sta cercando di raggiungere grazie alle buone pratiche produttive messe in atto dalle proprie aziende. Al termine del progetto sarà possibile determinare il territorio di produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOP come il primo distretto vitivinicolo in Italia in grado di poter certificare la sostenibilità territoriale in base alla norma Equalitas.
Un progetto ambizioso
Secondo quanto stabilito nelle linee progettuali, l’obiettivo è quello di giungere entro il 2020 (scadenza indicata anche dal Patto europeo dei Sindaci, a cui Montepulciano aderisce) alla neutralità delle emissioni di gas climalteranti grazie all’utilizzo, da parte degli Enti pubblici o di privati, di best practices quali rimboschimenti, impiego di pannelli fotovoltaici, produzione di energia da centrali alimentate a biomasse, etc. [blockquote size=”fourth” align=”right” ]Neutralità delle emissioni di gas climalteranti entro il 2020 [/blockquote] Montepulciano sarà così uno dei primi distretti vitivinicoli della sostenibilità italiani e nel mondo ad avere una vera e propria certificazione a riguardo, secondo i dettami della norma oggi più completa a livello internazionale, Equalitas. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro composto dalla già citata Università Marconi di Roma, la CIA Toscana, QSR srl di Montepulciano, la Fattoria del Cerro del gruppo UnipolSAI, la cantina Salcheto e, in qualità di capofila, la Vecchia Cantina di Montepulciano srl.
La piattaforma dell’Università Marconi di Roma
La piattaforma (con i relativi algoritmi) è stata realizzata dall’Università Marconi di Roma. Il sistema costituisce un’innovazione assoluta e presenta due ulteriori elementi di originalità: per la prima volta è un intero distretto che coincide con il territorio del Comune ad effettuare un’operazione del genere ad attuare una forma innovativa di sostenibilità sociale, poiché lo strumento è messo a disposizione di tutte le aziende produttrici di Vino Nobile, che sono tenute a compilare le varie voci. Ogni operazione di produzione del vino (dalla piantumazione di barbatelle al carico di bottiglie verso il consumatore finale) è parametrato. Oltre a questo sono inserite nella piattaforma anche tutte le azioni svolte dalle aziende in ambito di risorse umane.
Consumatori e vino sostenibile
Da un’analisi compiuta dall’Università Marconi di Roma su un campione di 1.000 consumatori, si evince che la sostenibilità rappresenta un valore per il 73,9% degli intervistati. I 2/3 del target coinvolto dichiara di acquistare prodotti sostenibili, in particolare prodotti alimentari bio. Il 41% è consapevole che esistono vini sostenibili e il canale di acquisto rimane per quasi tutti gli intervistati quello “tradizionale” presso la GDO e presso le enoteche specializzate. Di questo campione il 65% conosce il Vino Nobile di Montepulciano. Di questi il 97% lo definisce già come territorio sostenibile.
Aumentano gli investimenti per la sostenibilità
[blockquote size=”fourth” align=”right” ]8 milioni €: l’investimento in sostenibilità delle
aziende negli ultimi 10 anni[/blockquote] Non è un caso questo, dal momento che a Montepulciano gli investimenti diretti praticati dalle aziende produttrici di Vino Nobile negli ultimi dieci anni per la sostenibilità ambientale hanno superato gli 8 milioni di euro. Oltre il 70% delle imprese (circa 60) ha già investito in progetti sostenibili, mentre il 90% ha in corso progetti di realizzazione di impianti. Entrando nel dettaglio, delle 76 aziende consorziate, oltre il 70% ha un impianto fotovoltaico e il 35% si è dotato di solare termico per la produzione di calore. Il 20% ha sistemi di recupero delle acque reflue, mentre un 10% delle imprese ha investito nella geotermia. Negli ultimi anni, circa la metà delle aziende ha sviluppato pratiche naturali, come la fertilizzazione, l’inerbimento e l’utilizzo di metodi di coltivazione meno impattanti. Questo si lega al concetto di biodiversità che vede gran parte delle aziende di Vino Nobile praticare un’agricoltura biologica e in alcuni casi biodinamica. 29 8 milioni €: l’investimento in sostenibilità delle aziende negli ultimi 10 anni focus consumatori e vino sostenibile percezione della sostenibilità.
A cura del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano
Fonte: Consortium_2018/00