Brescia Oggi
Meno maiali sul mercato, calo dei prezzi delle materie prime: questi i due fattori principali che nei primi sei mesi del 2013 – secondo i dati raccolti nel giugno scorso da Cref is, Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole – hanno determinato un aumento del 19,8% rispetto all’anno scorso delle esportazioni di salumi italiani negli Stati Uniti. All’atto pratico, ciò si traduce in una crescita pari a 507 tonnellate di prodotto e 6,1 milioni di euro. «Dopo un inizio anno partito tra molte difficoltà – osserva Gabriele Canali, direttore di Cref is – da giugno in avanti i prezzi hanno premiato e, cosa mai avvenuta, in alcune sedute al mercato di Mantova si è arrivati addirittura a 1,80 euro/kg». Un comparto che viaggia col vento in poppa quindi?
«In realtà un elemento di preoccupazione c’è e riguarda la perdita di redditività dei prosciutti crudi osserva Canali -. In particolare le Prosciutto di Parma DOP e San di Daniele DOP, a vantaggio di quelli non marchiati; al punto che la redditività di questi ultimi nella fase di stagionatura è ormai stabilmente superiore a quella registrata nelle produzioni del circuito tutelato».