Alta qualità ma i numeri sono da migliorare: i salumi Calabria DOP pesano solo lo 0,18% del valore della produzione in Italia, dai 4,1 milioni di euro della Calabria si passa ai 1.293 dell’Emilia Romagna. Tutti i dati dell’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita.
Nel 2022 la Dop economy italiana ha superato in valore i 20 miliardi di euro (tra cibo e vino), con un trend in crescita. Abbiamo già spiegato, analizzando i dati emersi dal Rapporto Ismea-Qualivita 2023 sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole nazionali a IG (Indicazione Geografica, e quindi nel complesso tutte le specialità DOP, IGP e STG) come questi specifici riconoscimenti della Ue consentano al consumatore, grazie all’obbligatorio adeguamento delle imprese ad appositi e rigidi disciplinari di produzione, di ottenere il massimo delle garanzie sulla tracciabilità delle materie prime utilizzate, sulle tecniche di lavorazione, sull’autenticità, sulla territorialità.
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In questo contesto la Calabria – sentenzia il Rapporto Ismea-Qualivita – ha significato appena 4,1 milioni di euro, pari allo 0,18% del totale.
Nella classifica per regioni primeggia l’Emilia Romagna (1. 293 mln di euro, pari al 56,94% del dato Italia). A seguire il Friuli Venezia Giulia (368 mln), la Lombardia (338 mln), il Trentino Alto Adige (117 mln), la Toscana (61), l’Umbria (33), il Veneto (23).
La Calabria è decima, prima del Piemonte (3,5 mln), della Valle d’Aosta (2,5 mln), della Sicilia (1,2 mln). L’Emilia Romagna vale in questo comparto 315,36 volte la Calabria. Quando si parla di differenze in termini economici tra Nord e Sud!
Il dato di 4,1 milioni di euro della Calabria nel comparto prodotti a base di carne DOP e IGP deve essere confrontato anche con il totale di 52 mln generato nel 2022 da tutte le specialità IG della regione (2,57% del totale Italia) che al 31 dicembre 2022 erano 40 (21 cibo, 19 vino) e con un peso, quindi, del 7,88%.
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Fonte: Lacnews24.it