A giugno l’Istat accerta un calo dei volumi anche negli alimentari. Nessun accordo sul progetto anti inflazione del governo di Diego Longhin.
I prodotti rimangono sugli scaffali, ma gli scontrini alle casse sono più pesanti. Gli italiani spendono di più, ma per comprare meno rispetto a prima. E sfuma il Trimestre Anti-Inflazione, il piano messo a punto dal governo Meloni. Dicono «no» Centromarca e Ibc, che hanno definito il piano «non praticabile per aspetti sostanziali, di carattere formale e giuridico».
La dinamica che penalizza i portafogli delle famiglie italiane è certificata dagli ultimi dati Istat sui consumi. Nel confronto con il 2022 le vendite aumentano del 3,6% in valore, eppure registrano un calo in volume del 3,5%.
E il Trimestre Anti-inflazione, il piano per abbassare i prezzi dei beni di prima necessità, è finito in un vicolo cieco. Le associazioni della filiera delle industrie alimentari respingono la proposta.
Addio al bollino tricolore e alle campagne ad hoc. L’esecutivo ci riprova, però. Oggi sarà firmata una lettera di intenti tra ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, e i presidenti di Federdistribuzione e Ancc-Coop, per arrivare a settembre a un nuovo piano.
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Fonte: La Repubblica
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