Gazzetta di Parma
Finalmente la notizia tanto attesa è arrivata. Adesso sì che lo possono dire i produttori del «Salame Felino IGP», loro che hanno avuto la pazienza di aspettare quasi vent’anni per vedersi riconosciuto un diritto: il via libera dell’Europa alla denominazione Igp, quell’identità inimitabile che d’ora in poi verrà tutelata. Tutti soddisfatti, naturalmente, gli attori protagonisti del progetto «perché il lavoro di squadra e la determinazione a combattere fino in fondo la battaglia, hanno permesso di portare a casa il risultato».
A cominciare proprio dai produttori, che si sono dapprima riuniti in una associazione e poi nel Consorzio «Salame Felino», che ha come presidente Carletto Ferrari (Salumi Boschi Fratelli) e un consiglio direttivo composto da Umberto Boschi (Cav. Umberto Boschi) vicepresidente, Fabrizio Aschieri (La Felinese Salumi), Luca Fereoli (Fereoli Gino e figlio) e Tito Tortini (Salumificio Ducale).