Secondo il rapporto del SAFE pubblicato il 22 settembre, «(Mis) understanding Nutri-score: analisi delle carenze dell’algoritmo», lo strumento del punteggio Nutri è inefficace nel distinguere i prodotti sani da quelli malsani poiché si basa su criteri incompleti ed eccessivamente semplicistici . Con questa conclusione, i consumatori non sono adeguatamente informati sulle loro scelte. Inoltre, tale etichettatura non soddisfa i requisiti obbligatori e fondamentali previsti dagli articoli del Regolamento (UE) 1169/2011 sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che mira a identificare le informazioni corrette per i consumatori.
Il Comitato scientifico di Nutri-score ha recentemente rivisto l’algoritmo per una serie di categorie, tra cui gli oli vegetali, ma non è riuscito a garantire scelte informate verso prodotti più sani. Pertanto, la possibilità di adottare Nutriscore come modello armonizzato di etichettatura sul fronte della confezione per l’UE rimane una grande preoccupazione per la salute pubblica. Il sistema Nutriscore, un’etichetta alimentare che assegna punteggi nutrizionali ai prodotti alimentari da A (più favorevole) a E (meno favorevole), ha recentemente rivisto il suo algoritmo per una serie di categorie. Con questa mossa, il Comitato scientifico di Nutriscore ha cercato di porre rimedio ad alcune carenze del sistema, in particolare alla precedente non considerazione di alcune caratteristiche nutrizionali, come la presenza di grassi insaturi e di altri nutrienti riconosciuti per i loro comprovati benefici in una dieta sana. Ma non ha affrontato i problemi esistenti.
SAFE ha condotto un’analisi approfondita del Nutriscore e delle sue implicazioni per la scelta dei consumatori e ha pubblicato i suoi risultati nel rapporto “(Mis)Understanding Nutriscore – Analysis of the algorithm shortcomings“. Il rapporto evidenzia preoccupanti discrepanze tra i risultati del Nutriscore e quelli di altri sistemi di etichettatura per gli stessi prodotti, nonché incongruenze, lacune e difetti che rendono il sistema inadeguato a guidare correttamente i consumatori verso scelte alimentari più sane.