“L`expo 2020 di Dubai, la prima nel mondo arabo sul tema sostenibilità e necessità idriche, sarà vetrina di eccellenza per l`agrifood italiano. Porteremo un osservatorio sull`innovazione per offrire un modello dell`analisi e del monitoraggio delle dinamiche aziendali e delle filiere dell`agri-food italiano e mediterraneo”. L`annuncio è di Paolo Glisenti, commissario generale per l`Italia expo 2020, che da Siena, dove ha partecipato ad Agrifood Next, la due giorni sull`innovazione tecnologica e la sostenibilità nelle pmi dell` agro alimentare promosso dalle Fondazioni Prima e Qualivita, ha spiegato come ci sia “grande aspettativa da parte degli altri Paesi che vedono l`Italia leader del settore”.
Un grande successo la due giorni al Santa Maria della Scala che ha fatto di Siena la capitale del confronto sul futuro: “Il successo – spiega Mauro Rosati, direttore di Qualivita non è quello di oggi, ma sarà quello di domani, quando saremo riusciti a costruire una community che operi al di sopra delle parti per facilitare la diffusione dell`innovazione e per individuare percorsi comuni fra tutti gli attori del comparto agroalimentare, inclusi i cittadini. L`obiettivo è quello di produrre cibo più sostenibile. Agrifood Next è stato soprattutto un grande sforzo collettivo di tante persone delle collettività senese; in primis di Angelo Riccaboni che vorrei ringraziare”.
Quali sfide ci attendono, quali sono queste strade da percorre? “Noi ne abbiamo suggerite alcune alla grande platea di Agrifood Next; la sostenibilità condivisa, la blockchain a portata di agricoltore, l`agricoltura 4.0 per la qualità del prodotto e del lavoro e la tutela evoluta del made in italy con l`intelligenza artificiale. Sicuramente nei prossimi mesi, insieme al comitato scientifico individueremo meglio i temi e le modalità per dare una struttura al progetto”.
Il Commissario del padiglione italiano di Expo 2020 ha lanciato una bella sfida al vostro progetto. “Noi siamo pronti a raccoglierla; le imprese e gli enti di ricerca che sono stati protagonisti a Siena in questi giorni sono alcune delle migliori realtà del sistema agroalimentare italiano. Possiamo così raccontare a milioni di persone che la nostra agricoltura non è solo tradizione ma anche qualcosa di nuovo e sostenibile. Spero che anche le aziende e le istituzioni senesi sappiano cogliere questa occasione investendo risorse in questo appuntamento mondiale”.
Cosa ha significato per Siena Agrifood Next? “In un contesto così evolutivo sia della società sia dell`economia, l`unica stra- da da percorrere nei territori è quella della condivisione di strategie. Siena ha la sua occasione, quella di dare un senso ancora più innovativo e sostenibile alla sua qualità agricola, vitivinicola e ambientale. Per fare questo occorre una classe dirigente preparata, con nuove idee e soprattutto coesa”.
A margine dell`iniziativa lei ha avuto una nota polemica nonostante il successo di pubblico della manifestazione. Ci vuole spiegare meglio. “Lo dico con chiarezza: la classe politica e dirigente di un territorio ha il dovere morale, etico e professionale di aggiornarsi continuamente. Vedere in questi giorni la partecipazione di tanti giovani attenti e la scarsa presenza di amministratori pubblici e privati della nostra provincia mi ha colpito profondamente. I temi affrontati dai relatori – fra le migliori menti di questo Paese – erano di grande importanza e attualità soprattutto per il futuro di un territorio come quello senese. Una occasione persa”. La polemica “Gli amministratori devono aggiornarsi, pesa la loro assenza”.
Fonte: Corriere di Siena
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