La Stampa
Un ennesimo appello per tutelare il futuro della risicoltura italiana arriva da Coldiretti Vercelli e Biella, che in questi giorni ha chiesto alla Regione l’assegnazione di altre quantità di carburante agevolato da destinare all’essiccazione di mais e riso. Un’operazione, quest’ultima, resa necessaria a causa di un prodotto di buona qualità, ma con un tasso di umidità particolarmente elevato. E questo, in pratica, fa raddoppiare tempi e costi delle operazioni. «La situazione è particolarmente delicata sul fronte dei raccolti. Ai ritardi e alle difficoltà delle lavorazioni in campo, infatti, si aggiunge il problema di dover essiccare il riso. Colpa delle precipitazioni delle scorse settimane e, in generale, di una stagione che ha ritardato di quasi un mese il periodo di raccolta» precisano il presidente e il direttore dell’organizzazione agricola, Paolo Dellarole e Marco Chiesa. Il riferimento è a una primavera tra le più anomale, che ha visto le precipitazioni nel Nord Italia essere superiori del 53% rispetto alla media nei primi quattro mesi dell’anno. Invece il maggior consumo di carburante è dovuto al fatto che le ore necessarie per essiccare il riso o il mais sono praticamente il doppio (24/26 ore invece di 12/16) rispetto ad una annata normale.
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