Progetto di rilancio della Pera dell’Emilia Romagna IGP grazie ad un accordo tra i player della pericoltura emiliano-romagnola
Il 28 novembre scorso, durante il convegno online “Un anno da Futurpera: problematiche e prospettive” è stato raggiunto un accordo tra i player della pericoltura emiliano-romagnola per portare avanti un progetto di rilancio della Pera dell’Emilia Romagna attraverso la valorizzazione dell’Indicazione geografica protetta (IGP).
C’è, infatti, la convergenza di due grandi realtà regionali (e nazionali) del comparto, Opera e Origine Group, e dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna nella persona dell’assessore Alessio Mammi, oltre che, naturalmente, dello stesso Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia Romagna IGP, per il quale si apre la prospettiva di assumere un ruolo che lo lancia su una nuova dimensione.
“E’ un risultato straordinario e non vanifica gli sforzi che si stanno portando avanti – ha dichiarato il presidente di CSO Italy Paolo Bruni – C’è una riscoperta disponibilità a collaborare per progredire“.
“Non è più il momento delle divisioni – ha affermato l’assessore Mammi – ma è quello di unire le forze, dopo due anni di enormi difficoltà per il comparto, perché l’Emilia-Romagna può e deve uscire dall’emergenza. Qui, oggi è stata espressa chiaramente la volontà di lavorare insieme attorno alla valorizzazione dell’IGP Pera e la Regione c’è, farà sicuramente la sua parte. Aspettiamo che il progetto sia messo a punto e ci venga inviato. Dobbiamo farcela, perché questo è un tassello non secondario di una precisa volontà di avere un sistema ortofrutticolo Italia forte, nei prossimi anni, come elemento imprescindibile dell’agroalimentare italiano ed europeo“.
Il Consorzio dell’IGP si è impegnato, attraverso le parole del suo presidente Adriano Aldrovandi, a convocare a breve l’assemblea dei soci per formalizzare “la disponibilità del nostro contenitore al progetto di rilancio della pericoltura nella nostra Regione”. Aldrovandi è anche presidente di Opera, che aggrega il 25% della produzione nazionale di pere e il 33% di quella regionale, e in tale veste ha dichiarato senza indugi: “Opera è disponibile e fiera di partecipare a un progetto di rilancio della pera in Emilia-Romagna“.
Gli ha fatto eco il direttore di Origine Group, Alessandro Zampagna: “Certamente l’IGP può essere una risorsa, lo strumento per incontrarci e fare dei progetti insieme. La nostra disponibilità è totale, ma dobbiamo avere la consapevolezza che l’obiettivo è importante e per questo dovremo essere d’accordo sulle modalità, su quello che vogliamo concretamente fare, a livello di marketing, procedure burocratiche, strutture tecniche, per essere vincenti“.
Fonte: FreshPlaza