“A soli 15 mesi dalla pubblicazione della proposta di Regolamento Omnibus, ci troviamo a esprimere il voto finale sul pezzo forte di questa legislatura europea per quanto riguarda il settore agricolo. L’Omnibus ci ha infatti offerto l’opportunità di intervenire sull’attuale struttura della Pac: opportunità che si è concretizzata grazie, soprattutto, al determinato e determinante contributo del Parlamento europeo”. Queste le parole del Primo Vice Presidente della Commissione Agricoltura Paolo De Castro durante la discussione in Plenaria che, ieri, ha anticipato il voto di oggi sulla riforma di medio termine della politica agricola comune.
“I piccoli aggiustamenti e le timide aperture presenti nella proposta iniziale della Commissione, andavano sicuramente nella giusta direzione, ma non apparivano all’altezza delle sfide che i sistemi agroalimentari stanno affrontando. Proprio per questo abbiamo sentito la responsabilità di dare ai cittadini e agli agricoltori europei delle risposte che fossero qualcosa di più di un semplice ritocco, con un’iniziativa ambiziosa, attraverso la quale siamo riusciti a potenziare e integrare gli spunti offerti dalla Commissione”.
“La portata delle innovazioni – ha proseguito De Castro – introdotte nell’ambito della semplificazione della gestione dei rischi e delle misure di mercato, fa sì che questo lavoro si configuri come una vera e propria riforma di medio termine della politica agricola comune. Una riforma di metà percorso con un duplice valore: da un lato, è la risposta alla ormai certa posticipazione della riforma della Pac alla prossima legislatura europea e al prossimo Commissario; dall’altro, ha potuto fissare un punto di partenza per le riflessioni sul futuro delle politiche agricole, indirizzando in modo significativo anche la recente Comunicazione della Commissione sulla Pac post-2020″.
“La corposa mole di proposte di modifica del Parlamento ha generato un intenso dibattito, ma il punto di equilibrio trovato, e accolto con grande soddisfazione dagli agricoltori europei, restituisce un ottimo esempio del lavoro svolto dalle nostre tre istituzioni, rispettando in pieno gli ambiziosi obiettivi temporali inizialmente definiti dalle commissioni competenti. Per questo – conclude – voglio ringraziare la Presidenza estone del Consiglio, il Commissario Hogan ed i suoi servizi, i colleghi relatori e relatori ombra e, in particolare, i nostri segretariati per l’impegno senza il quale non sarebbe stato possibile raggiungere un risultato tanto importante non solo nei contenuti, ma anche nell’innovativa procedura di stralcio che permetterà un’entrata in vigore di tutte le misure approvate già dal gennaio 2018, come tutto il mondo agricolo europeo ci chiede”.
Fonte: www.italiafruit.net