I docenti dell’Università Ca’Foscari Christine Mauracher e Vladi Finotto analizzano il nuovo Regolamento europeo sui prodotti DOP e IGP.
Il Consiglio d’Europa si è recentemente dotato di un regolamento per rafforzare la protezione delle indicazioni geografiche per alimenti e bevande. L’obiettivo è potenziare il ruolo dei consorzi, dando ai singoli Stati membri facoltà di individuarne di nuovi per aree geografiche già riconosciute e dando direttamente alla Commissione Europea il compito di esaminare le domande di nuove zone di produzione da tutelare.
Fra le altre novità l’estensione della tutela anche online con la verifica di domini e la protezione della denominazione di origine quando viene interessato un ingrediente e viene riportato nel nome di un prodotto trasformato, informando i produttori e indicando la percentuale di presenza sulla lavorazione finale.
“Il nuovo regolamento semplifica notevolmente il processo di esame delle domande – spiega Christine Mauracher, professoressa ordinaria dell’Università di Venezia Ca’ Foscari, dove dirige l’Agrifood Management and Innovation Lab e membro del Comitato scientifico di Fondazione Qualivita, realtà a supporto del sistema DOP IGP – sia riducendone i tempi, sia assegnando alla Commissione l’esame delle nuove richieste e ai singoli Paesi la competenza sulle modifiche dei disciplinari”.
Come fa eco il professor Vladi Finotto, membro dello stesso laboratorio di ricerca: “Una volta riconosciuta la certificazione, le modifiche ai disciplinari di produzione, se non toccano argomenti relativi alla concorrenza, verranno approvate a livello nazionale, in una logica di piena sussidiarietà”.
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Fonte: Green&Salus