Per quanto riguarda la produzione di uva è certo che la vendemmia 2016 sarà ricordata a lungo per l’inconsueta contemporaneità di produzioni sufficientemente abbondanti e una qualità eccelsa sia dal punto di vista della sanità delle uve che del grado zuccherino raggiunto grazie ad una maturazione perfetta favorita anche da un andamento stagionale ideale. In attesa dei dati ufficiali sui quantitativi di uva pigiati dalle cantine cooperative reggiane, che lavorano il 95% delle uve prodotte sul nostro territorio, si conferma un incremento produttivo della varietà Ancellotta, che da sola vale il 40% della produzione di uva nel Reggiano, ed una certa stabilità nella produzione complessiva del Lambrusco DOP.
Produzione di Lambrusco DOP che in questi giorni è l’aspetto più osservato dalle cantine poiché la passata vendemmia ha chiuso le vendite con una perdita di valore anche del 40% rispetto allo stesso periodo dell’annata precedente. E’ per questo motivo che in questi giorni nelle cantine, che dalla loro parte hanno la titolarità del prodotto, sta circolando una univoca parola d’ordine: “non bisogna farsi prendere dalla fretta di vendere”. Questo evidentemente sottintende la volontà di dar vita ad una politica commerciale di sostegno del prezzo per un prodotto che il mercato effettivamente richiede e che deve incutere fiducia. D’altro canto le crisi dei mercati di Russia e Brasile da sole non giustificano l’eccessivo crollo di prezzo di un vino che resta il più venduto sugli scaffali dei mercati italiani e continua a godere del favore della modernità delle proprie caratteristiche (frizzante, giovane, leggero, adatto a tutte le occasione e di straordinario rapporto qualità prezzo).
Purtroppo invece i verdetti sul prezzo medio di liquidazione delle uve del 2015 che i produttori reggiani arriveranno a percepire e che stanno circolando da giorni parlano di valori medi che oscilleranno fra i 30 ed i 40 euro a quintale uva. Questo però grazie al contributo dell’Ancellotta che permette di incrementare la media. A livello di reddito va invece considerato che nel 2015 un ettaro di vigneto coltivato a Lambrusco DOP ha generato una produzione lorda vendibile di circa 4.500 giuro quando una stessa superficie di varietà Ancellotta ha prodotto un fatturato di 7.500 giuro.
Fonte: Gazzetta di Reggio