Paolo De Castro, presidente Comagri al Parlamento europeo, ha guidato i lavori del «Pacchetto omnibus».
II «tagliando alla Pac» era necessario? Cosa è cambiato per gli agricoltori italiani?
«C’era l’urgenza di modificare il sistema di regole e credo che il punto di equilibrio trovato possa soddisfare gli agricoltori. Vengono risolti problemi strutturali dell’impostazione del 2013, e vengono offerte nuove opportunità agli agricoltori, soprattutto per affrontare le turbolenze del mercato. Le modifiche vanno poi nella direzione di una politica agricola economica più equa e che garantisce maggior autonomia negoziale».
E per quanto riguarda lo sviluppo rurale?
Tutti coloro che partecipano a un regime di qualità da non più di 5 anni potranno accedere ai fondi previsti dai programmi di sviluppo rurale per la produzione di indicazioni geografiche, e non, co-me in precedenza, solo i nuovi ingressi. Una misura importante per l’Italia, che vanta il primato in Europa dal punto di vista del numero di prodotti protetti da indicazioni geografiche, DOP e IGP».
Fonte: L’Arena