Alla data del 15 gennaio 2020, negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 59 milioni di ettolitri di vino, 8,3 milioni di ettolitri di mosti e 2 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. A comunicarlo è il report “Cantina Italia” dell’Icqrf (Ispettorato Controllo Qualità e Repressioni Frodi) su dati del registro telematico. Il mese precedente nelle cantine italiane erano a dimora 53,4 milioni di ettolitri di vino, 10,6 di mosti e 8,5 di vino nuovo ancora in fermentazione.
Situazione comunque migliore rispetto ad un anno fa quando la quantità di vini presenti in Italia era di 60 milioni ettolitri, con i mosti fermi a 8,6 milioni di ettolitri e 1,9 milioni di quota di vino nuovo ancora in fermentazione. L’abbondanza regna soprattutto nelle regioni del Nord, altro dato che conferma l’andamento degli ultimi anni: qui troviamo il 58% del vino tricolore detenuto. Nel solo Veneto giace oltre un quarto del vino nazionale con le province di Treviso (11%) e Verona (9%) che detengono più vino (11,6 milioni di ettolitri) rispetto alla Puglia e Sicilia sommate assieme (10,7 milioni di ettolitri).
Il 51,2% del vino detenuto è Dop, con una prevalenza del rosso (50%). Il 27,2% del vino è a Igp, anche qui con prevalenza del rosso (53,3%) mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,2% del totale. Il restante 20,4% è costituito da vini da tavola mentre i vini da Agricoltura Biologica (3,9 milioni di ettolitri) rappresentano il 6,6% del totale detenuto.
Fonte: WineNews