Partito ufficialmente il 1° gennaio il registro Sian del prodotti vitivinicoli, ai termine di un ultimo periodo di proroga, richiesto dalla filiera vitivinicola, che ha consentito agli operatori di poter testare lo strumento telematico anche durante il periodo vendemmiale. Tuttavia, accanto al giro di boa, è stato previsto un ulteriore periodo transitorio che consentirebbe di accompagnare la filiera nelle prime fasi di applicazione del registro telematico: fino al 30 aprile 2017 infatti gli addetti ai lavori potranno giustificare le operazioni non registrate on-line attraverso documenti cartacei.
Un quadrimestre di esercizio quindi, che sostanzialmente imporrà una inevitabile fase di sperimentazione per tutti gli operatori dei settore e durante il quale non saranno applicate sanzioni amministrative a coloro che, accanto al registro telematico, forniranno tra l’altro adeguata e documentata giustificazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti, commercializzati ed in giacenza. Salvo deroghe specifiche, tra gli operatori coinvolti quelli che, detengono un prodotto vitivinicolo, compresi i contoterzisti, i titolari di stabilimenti che producono od imbottigliano aceto e quelli che elaborano bevande aromatizzate a base di vino.
Fonte: Terra e Vita