Oltre 26 miliardi fatturati nei Paesi extra Ue, ecco perché ci boicottano sul cibo.
Mettiamo insieme quattro dati e forse si capisce perché vogliono farci mangiare grilli a colazione e perché contro il vino hanno scatenato un’offensiva apparentemente salutistica, ma che ha solo ragioni economiche. Più che il green contano i verdoni, intesi come dollari.
Il Nord Europa – di cui è massimo interprete Frans Timmermans, olandese vicepresidente della Commissione – si è accorto che l’Italia vende troppo e bene i suoi prodotti agroalimentari – abbiamo fatto il record di esportazione – e vuole sterilizzare questo successo che toglie mercato alle multinazionali della nutrizione basate nel paradiso fiscale dell’Olanda, sostenute dalla grande distribuzione francese, finanziate e rifornite dai colossi finanziari e della chimica tedeschi.
L’Italia ha segnato il record di export agroalimentare quest’anno pari a oltre 6o miliardi, sui mercati extra Ue abbiamo esportato per 26 miliardi il che significa il 43% dell’intero nostro fatturato estero. Siamo i più forti: se il mercato «continentale» resta più o meno stabile la crescita fuori dai confini è strabiliante. Negli Usa abbiamo fatto il +20%, in Gran Bretagna nonostante la Brexit +18% (e questo alla Commissione non piace), in Turchia siamo cresciuti del 23%, più che compensando l`arretramento in Cina causa Covid (-2o%) e in Russia causa sanzioni (-5%).
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Fonte: LaVerità