Il Gavi DOP conferma il trend delle bottiglie prodotte vendute: nel 2022 quasi 15 milioni, quest’anno oltre 14 milioni, con 100 mila ettolitri di vino. Il bianco secco prodotto negli undici Comuni del Consorzio di tutela del Gavi si conferma in salute in particolare all’estero, dove viene venduta la maggior parte delle bottiglie, oltre l’85%.
«Nonostante un’annata difficile e la complessità della situazione internazionale – dice il presidente del Consorzio, Maurizio Montobbio – abbiamo già imbottigliato il 92% della produzione 2021 e dato fondo alle scorte». Il prezzo delle uve e del vino sfuso si mantiene in crescita, arrivando a più de1100% dal primo accordo interprofessionale nel 2010. Questo, prosegue Montobbio, «grazie a un’efficace governo della denominazione che ha garantito equilibrio tra domanda e offerta». La denominazione di estende su 1600 ettari di vigneto e i volumi non possono aumentare. Per questo, aggiunge il presidente, «dobbiamo mirare alla crescita in valore del Gavi mettendo l’identità di questo vino al centro dei nostri progetti di promozione, puntando sul territorio, valorizzandolo, cogliendo l’opportunità di un potenziale naturale che rappresenta un unicum nel mondo»
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Fonte: Il Secolo XIX