Corriere della Sera Bergamo.
Con la ratifica, il 7 marzo, per lo Strachitunt DOP sono adesso nove i formaggi di produzione bergamasca che possono fregiarsi della denominazione di origine protetta. Un primato assoluto in Italia, davanti a Cuneo, ferma a sette, per un timbro, quello Dop, sinonimo di tipicità ed eccellenza, e connesso a quel concetto di «Made in Italy» che piace tanto all’estero, soprattutto quando si parla di cibo. Il marchio garantisce riconoscibilità al prodotto, offrendo ai produttori anche la possibilità di maggiori guadagni rappresentati sia dalle maggiori vendite che dalla possibilità di incremento di prezzo che inevitabilmente la DOP porta con sé. Ma, almeno per i formaggi della Bergamasca, il marchio di tutela ha un effetto limitato in termini di maggiori guadagni, perché non c’è abbastanza prodotto per espandere il giro d’affari. Lo dicono i numeri, con quasi 158 mila quintali di formaggio DOP che escono dalle aziende casearie della nostra provincia, il6,7%o appena del totale delle nove tipologie.