Ragusano DOP, gli effetti della pandemia hanno condizionato il piano produttivo. Approvato il nuovo disciplinare
Bilanci di fine anno per il Consorzio per la tutela della DOP Formaggio Ragusano. Tra luci ed ombre si chiude un anno sicuramente particolare, anche per la filiera di quello che è certamente il prodotto di punta, più caratteristico degli Iblei.
Doveva essere l’anno del riscatto e del rilancio ma il 2020 sul piano produttivo è stato purtroppo, negativamente condizionato innanzitutto dai non indifferenti effetti del coronavirus. E ciò per il blocco del sistema Horeca ed il calo delle esportazioni col conseguente intasamento dei mercati, anche locali. Ma anche per il fatto che molti produttori, per poter disporre della liquidità necessaria per mandare avanti le aziende, hanno scelto di vendere il latte o di lavorare sul “fresco”, non potendo farsi carico dei “tempi morti” della stagionatura. Cosa che ha potuto fare qualche cooperativa che, con considerevoli anticipazioni, ha scelto di andare incontro alle esigenze degli associati.
Sul settore si sono inoltre abbattute le conseguenze della introduzione dei dazi americani e della prolungata siccità che, oltre al danno economico arrecato alle aziende per la mancanza di pascoli, ha costretto di rimandare l’inizio della nuova campagna di caseificazione, avviata solo a dicembre.
Ma il 2020 è stato anche l’anno in cui si è ottenuta la definitiva approvazione del nuovo disciplinare di produzione e si è avuto il rinnovo del riconoscimento di legge da parte del ministero delle Politiche Agricole. Grazie all’azione del consorzio di tutela, inoltre il Ragusano DOP è stato inserito fra i formaggi di qualità oggetto del bando Agea per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti: un fatto questo tanto importante e senza precedenti. Per non dimenticacela tre giorni del Caseus.
“Come sempre siamo impegnati a raggiungere traguardi sempre più qualificanti per la filiera e per tutto il territorio – ha sottolineato Giuseppe Occhipinti, presidente del Consorzio di Tutela – Il ragguardevole lavoro del Consorzio e gli sforzi fatti dai produttori nell`anno che si conclude non sono da sottovalutare e sono una buona base di partenza per il nuovo anno che, si spera e ci si augura, possa essere migliore“.
Fonte: La Sicilia – Ragusa