La Tribuna di Treviso
Potrebbe essere ribattezzato “l’oro rosso”. Non solo perché la sua coltivazione è tra i prodotti tipici sempre più richiesti oltre i confini europei, ma anche perché sta diventando una risorsa per i giovani in cerca di lavoro. E che, nella terra, trovano una nuova fonte di reddito. Si tratta del Radicchio Rosso di Treviso IGP per il quale si attende quest’anno un incremento della produzione a due cifre, senza che questo eroda il prezzo di vendita. Sotto diversi aspetti “il fiore che si mangia” sta seguendo l’ascesa conosciuta dal prosecco e anche per questo necessita di forme di tutela da ogni tentativo di “contraffazione”. Lo ribadisce Paolo Manzan, presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP.
Giovane coltivatore di radicchio diventato bene-rifugio contro la crisi, che affronterà il problema nel convegno in programma domani alle ore 10.30 all’Hotel Crystal di Prementato.