Si annuncia una stagione eccezionale per la produzione certificata di radicchio. A dare i numeri il Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio variegato di Castelfranco IGP, all’indomani dell’assemblea che si è riunita nella sede di Quinto di Treviso e che ha deliberato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. «Dopo che la scorsa stagione abbiamo subito perdite fino al 20% a causa dell’eccessiva piovosità estiva, i numeri sono tutti con il segno più: le superfici richieste per la certificazione sono stabili per il Radicchio Rosso di Treviso IGP, ma l’ottima stagione dovrebbe portare un +15% circa. Forte incremento nelle richieste di superfici da destinare a variegato di Radicchio variegato di Castelfranco IGP, addirittura di un 60%. Le temperature rigide di questo inizio novembre consentiranno di immettere sul mercato il primo tardivo Igp già a metà del mese, garantendo quindi una ampia stagionalità e un ritorno in termini di reddito positivo per le aziende socie», ha dichiarato il presidente uscente Paolo Manzan.
Un momento importante per il Consorzio che il prossimo anno festeggerà i 20 anni dal riconoscimento dell’indicazione geografica protetta (la prima conferita dall’unione europea per un prodotto orticolo). In due decenni il valore della produzione lorda relativo al tardivo è passato da 2,5 milioni nel 1996, anno del riconoscimento Igp, agli attuali 50 milioni. Una crescita proseguita in maniera importante negli ultimi anni, in controtendenza rispetto alla contrazione dei consumi ortofrutticoli: basti dire che in soli 7 anni il mercatodel radicchio (di tutti i radicchi) è aumentato del 67% , facendo del principe dei Radicchi, il Radicchio Rosso di Treviso IGP, il traino di un intero comparto. «Risultati»,conclude Manzan, «frutto di una duplice azione che ha visto molti attori coinvolti con il consorzio».
Fonte: La Tribuna di Treviso