Buone prospettive per i radicchi veneti: semine e trapianti quest’anno sono stati superiori rispetto al 2014 e, in previsione di un inverno rigido e con molte gelate, si attendono ottimi risultati in termini di quantità e qualità. Al Radicchio Variegato di Castelfranco IGP sono stati dedicati oltre 1.000 ettari, il 60% in più rispetto al 2014: si sta piazzando bene sui mercati così come il Radicchio Rosso di Treviso IGP della qualità “precoce”, che anticipa l’arrivo del tardivo disponibile a partire dalla seconda gelata, che quest’anno dovrebbe arrivare molto presto.
Meno positiva la situazione per il Radicchio di Chioggia IGP la cui produzione autunnale-tardiva è stata compromessa dalla grandine che ha danneggiato il 50% della produzione – facendo perdere 50.000 quintali sui 100.000 che rappresentano la produzione media che va da fine i primi di settembre a tutto dicembre – e che poi ha subito una settimana di bora in settembre che ha disadratato le piante. Infine l’inverno promette bene per il Radicchio di Verona IGP nella specialità “semilungo tardivo” che considerando le semine fatte potrebbe arrivare a un più 30% rispetto al 2014: i coltivatori sperano di compensare le perdite che hanno subito con il precoce e con il medio radicchio veronese.
Fonte: italianfruit.net